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Venezia 78, Instagram si scusa per il poster di Almodóvar rimosso

Un capezzolo in primo piano e una goccia di latte che sgorga: il poster su campo rosso del nuovo film di Pedro Almodóvar Madres Paralelas con Penélope Cruz, che il 1 settembre aprirà la Mostra del cinema di Venezia, è finito nel mirino di Instagram che lo ha rimosso per aver violato le regole del social contro la nudità, salvo poi scusarsi con il regista spagnolo e la sua produzione El Deseo.

“Facciamo delle eccezioni per consentire la nudità in determinate circostanze, incluso quando c’è un chiaro contesto artistico. Abbiamo quindi ripristinato i post che condividono la locandina del film Almodóvar su Instagram e siamo davvero dispiaciuti”, ha dichiarato Instagram all’Associated Press.

Il poster, realizzato da Javier Jaen, già martedì era stato tolto dalla sua pagina, con l’artista a sottolinearlo in un post. “Come previsto, @instagram ha rimosso il poster che abbiamo realizzato per l’ultimo film di Almodóvar #madresparalelas”, ha scritto il regista.

Quello della censura sui social è un tema molto discusso e spesso nelle maglie dell’algoritmo ‘censore’, capitano anche i grandi maestri della pittura, come accadde (solo per fare alcuni esempi) nel 2011 al celebre dipinto di Gustave Courbet L’origine du monde. E poi nel 2018 a Rubens su Facebook e, sempre nello stesso anno e sempre sullo stesso social, al quadro Caritas romana di Artemisia Gentileschi: “Un’immagine – si leggeva – che mostra eccessivamente il corpo o presenta contenuti allusivi”.

E si potrebbe andare avanti all’infinito, basti pensare che neanche la Sirenetta di Copenaghen o il Cupido di Caravaggio del quadro Amor vincit omnia, sono riusciti ad avere la meglio sul censore digitale.



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