Venezia 78. La Napoli di Sorrentino e Martone, l’America di D’Innocenzo, i “Freaks” di Mainetti, tutta l’Italia in Mostra

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Autori, geografie e talenti dell’Italia alla Mostra 78. Innanzitutto la quantità. Cinque autori italiani in concorso alla Mostra di Venezia, non succedeva dal 1984, ma anche tante sorprese nelle sezioni parallele. Se capita oggi – ha spiegato il direttore Alberto Barbera presentando il cartellone – non è per sostenere il nostro cinema in difficoltà, ma al contrario testimoniare uno stato di grazia. Sono tutti film di rilevanza internazionale. “Non è stato facile scegliere, ma alla fine tutti hanno accettato perché volevano esserci, in questa edizione 78”. Il Paese che sfila alla rassegna ha come protagonista Napoli (tra gli altri: Qui rido io, È stata la mano di Dio, Il grande silenzio, Il bambino nascosto) e una schiera di attori napoletani è presente in più film da Toni Servillo a Massimiliano Gallo a Roberto De Francesco. Meravigliosamente ambientato in Calabria Il buco di Frammartino, postapocalittica la Taranto di Mondocane. E poi Roma, (America Latina, Freaks out, Lovely Boy). Tanti giovani e ragazzini al centro delle storie, una nuova linfa piena di talento, a partire da Aurora Giovinazzo, l’ottima protagonista di Freaks out. Anche la musica è molto presente e protagonista, dal film di Tornatore su Ennio Morricone, a quelli su Ezio Bosso e Fabrizio De André, è un musical Una relazione, esplora il mondo Trap Lovely Boy.

Elio Germano in ‘America Latina’ di Damiano e Fabio D’Innocenzo 

Un Leone per cinque. Lamerica dei fratelli D’Innocenzo

I gemelli Fabio e Damiano D’Innocenzo, primi in ordine alfabetico e più giovani del gruppo nella competizione ufficiale con 33 anni e la capacità di costruire un loro mondo cinematografico in appena due film, La terra dell’abbastanza e Favolacce, applauditi e premiati alla Berlinale. Con America Latina arrivano alla Mostra: “Abbiamo inseguito con tenacia questo palcoscenico e ora, con responsabilità e umiltà, ci rimettiamo allo sguardo degli spettatori”. I fratelli D’Innocenzo ambientano il loro film a Latina, città laziale. Del racconto, che ha come protagonista assoluto Elio Germano, si sa che “è una storia d’amore, e come tutte le storie d’amore è quindi un thriller”.

‘Freaks Out’, dal circo alla Roma fascista i nuovi supereroi di Mainetti

Mostri alla Mostra. I super freaks di Gabriele Mainetti

Attesissimo, rinviato più volte a causa della pandemia, lo spettacolare ritorno di Gabriele Mainetti, sei anni dopo Lo chiamavano Jeeg Robot, con Freaks out, (scritto ancora con Nicola Guaglianone). Ambientato nella Roma del ’43, protagonisti “fenomeni” da circo che cercano una via di fuga dalla città occupata dai Nazisti. Si parla di un budget ricco, effetti speciali complessi – un’operazione rara e per questo importante in Italia – e un cast guidato da Claudio Santamaria, con Pietro Castellitto e Giorgio Tirabassi. “Il film nasce da una sfida – spiega Mainetti – ambientare sullo sfondo della pagina più cupa del Novecento un film che fosse racconto d’avventura, romanzo di formazione e riflessione sulla diversità”. Esce in sala il 28 ottobre.

Venezia 78, Frammartino: “Che sorpresa gareggiare con il mio film sotterraneo”

Il buco di Michelangelo Frammartino

Michelangelo Frammartino è stato chiamato in concorso con Il buco. L’autore, classe 1968, amato dai cinefili di tutto il mondo con Le quattro volte, torna 11 anni dopo con un film difficilissimo da realizzare. Il buco è l’Abisso del Bifurto, una delle grotte più profonde del mondo. Nel boom economico anni Sessanta, mentre l’edificio più alto d’Europa viene costruito nel ricco Nord, un gruppo di giovani speleologi nel 1961 si dirige a Sud e verso il basso, facendo una straordinaria scoperta nell’altopiano calabrese. 

Risate (amare) in casa Scarpetta. Mario Martone e Qui rido io.

Mario Martone in gara con Qui rido io, con Toni Servillo – protagonista di tre film alla Mostra – Eduardo Scarpetta a incarnare la figura chiave del teatro italiano, padre naturale di Titina, Eduardo e Peppino De Filippo. Tanti successi e una disputa con Gabriele D’Annunzio per Il figlio di Iorio, parodia dell’opera del Vate, sfociato in un clamoroso processo per plagio che fece storia. Affresco di famiglia e di una Napoli tutta da raccontare e da ascoltare, Qui rido io è in sala dal 9 settembre.

‘È stata la mano di Dio’, le prime immagini del film di Paolo Sorrentino

Paolo Sorrentino, il ragazzo in più. È stata la mano di Dio

Paolo Sorrentino torna alla Mostra vent’anni dopo da quello che resta uno dei suo film più belli, L’uomo in più con Toni Servillo. È stata la mano di Dio è un film che per il regista napoletano significa “tornare a casa” dopo aver viaggiato il mondo e vinto tanti premi, tra cui l’Oscar per La grande bellezza. Ha girato a Napoli il suo film “intimo e personale, romanzo di formazione allegro e doloroso”, ambientato nella città degli anni Ottanta, la passione eterna per Maradona, i genitori perduti troppo presto, il ruolo del padre affidato a Toni Servillo. Il regista posta la foto del giovane protagonista e racconta: “Da ragazzi il futuro ci sembra buio. Barcollanti tra gioie e dolori, ci sentiamo inadeguati. E invece il futuro è là dietro. Bisogna aspettare e cercare. Poi arriva. E sa essere bellissimo. Di questo parla È stata la mano di Dio. Senza trucchi, questa è la mia storia e, probabilmente, anche la vostra”.

Silvio Orlando e Giuseppe Pirozzi in ‘Il bambino nascosto’ di Roberto Andò (film di chiusura) 

Fuori concorso, in ballo

Roberto Andò porta il suo Il bambino nascosto, film di chiusura tratto dal suo romanzo omonimo, con Silvio Orlando, Lino Musella, Gianfelice Imparato. Ancora Silvio Orlando al fianco di Toni Servillo e Fabrizio Ferracane in Ariaferma, dell’ottimo Leonardo di Costanzo. Molto atteso anche per il tema affrontato La scuola cattolica di Stefano Mordini, tratto dal libro di Edoardo Albinati, vincitore del premio Strega del 2016 che ricorda, all’interno di un racconto generazionale, la strage del Circeo. In Orizzonti Il paradiso del pavone, di Laura Bispuri con Dominique Sanda, Alba Rohrwacher. In Orizzonti Extra La ragazza che ha volato di Wilma Labate, con Alma Noce e Luka Zunic, il giovane protagonista di Non odiare.

‘La scuola cattolica’, con Albinati sul set del film: l’anima nera della gioventù sbagliata

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