Venezia 79, Walter Hill fa rivivere il grande western con ‘Dead for a dollar’

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Dead for a dollar di Walter Hill (fuori concorso) è dedicato, nei titoli di cosa, “alla memoria di Budd Boetticher”. Boetticher è stato uno dei “giganti minori” – passateci l’ossimoro – del western negli anni 50. Rispetto ai capolavori di John Ford, di Howard Hawks e di Anthony Mann i suoi erano B-Movies. Erano quasi tutti interpretati da Randolph Scott e avevano titoli bellissimi: Decisione al tramonto, I sette assassini, L’albero della vendetta, La valle dei Mohicani. Ed erano stupendi. Tanto per esser chiari: assieme a Mann, a Don Siegel e assai più di Sergio Leone, Boetticher è uno dei maestri di Clint Eastwood. E di Walter Hill.

In Dead for a Dollar Christoph Waltz è un cacciatore di taglie e Willem Dafoe un bandito da lui catturato, che sta per uscire di prigione. Si incontrano e giurano di non rompersi le scatole a vicenda. Ma il destino vuole che, in Messico, i loro sentieri si incrocino. La moglie (Rachel Brosnahan) di un ricco uomo d’affari è stata rapita da un “buffalo soldier”, un soldato di colore (Brandon Scott). In realtà i due sono fuggiti assieme. Waltz viene assunto per riportare la donna a casa. Ma in Messico le cose si complicheranno assai, fino allo showdown finale. Sì, la trama è molto simile a I professionisti di Richard Brooks (1966), dove la rapita era la Claudia Cardinale più sexy che si sia mai vista, e tutto il film è una miniera di citazioni. Ma ci sono piccole novità interessanti.

La prima: due personaggi importantissimi sono afro-americani. I “buffalo soldiers”, così chiamati dagli indiani, erano battaglioni di ex schiavi arruolati e spediti nelle zone più pericolose della frontiera. La seconda: Rachel Brosnahan interpreta una donna battagliera, libera e pronta a sparare.

La terza: in tutto il film si parla (quasi) solo di soldi. Chi è pagato per fare cosa, chi sfrutta chi, e così via. Un vero film sulla nascita del capitalismo. Ma Walter Hill è talmente bravo che questi omaggi al “politically correct” sono armoniosamente inseriti in una trama perfetta, scritta benissimo e magnificamente interpretata da tutti. A cominciare da Waltz, che è un attore sovrumano anche quando non lo dirige Tarantino.

Grande film. E sempre grazie a Walter Hill, dai tempi dei Guerrieri, e anche prima.

Dead for a dollar

Regia di Walter Hill

Giudizio: 4 stelle su 5

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