Verona, il giornalista di Repubblica Paolo Berizzi di nuovo nel mirino di CasaPound

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Il cronista di Repubblica Paolo Berizzi di nuovo nel mirino di forze di estrema destra. Ad attaccare il giornalista è stato Roberto Bussinello, dirigente di CasaPound Veneto che, lanciando la manifestazione del movimento il 28 maggio a Roma, ha pubblicato sui social il volantino del corteo con la scritta “Chi non partecipa è PBerizzi”. Avvocato penalista e legale degli estremisti di destra fin dagli anni ’70, Bussinello il 9 giugno del 2021 ha parlato dal palco di CasaPound della Capitale durante la manifestazione “Tornare potenza”.

Unico giornalista eurpeo ad essere sotto scorta da tre anni proprio a causa delle minacce dei gruppi neofascisti, Paolo Berizzi negli ultimi mesi è finito più volte sotto attacco della galassia di destra. Sono di ottobre, ad esempio, le immagini dell’inchiesta di Fanpage sulla lobby nera a Milano in cui l’eurodeputato di Fratelli d’Italia Carlo Fidanza invita i camerati in posa per una foto a sorridere dicendo “Berizzi”. Il 4 febbraio, invece, a minacciare il giornalista è nuovamente CasaPound. La sera prima della presentazione dell’ultimo libro del cronista a Parma, i militanti del movimento di estrema destra si sono lasciati immortalare in uno scatto esponendo lo striscione “Berizzi ci dovrebbe ringraziare, senza di noi gli toccherebbe lavorare”. Infine, il 18 marzo scorso il gruppo neofascista Dora (sotto inchiesta dal 2017, come CasaPound, per tentata ricostituzione del partito fascista) organizza una manifestazione ad Azzate (autorizzata da questura e prefettura della città) inscenando un processo-farsa contro il cronista impegnato negli stessi momenti a presentare il suo libro E’ gradita la camicia nera.

Il comunicato del cdr e della direzione di Repubblica

“Ancora una volta il nostro collega Paolo Berizzi è stato preso di mira da gruppi di neofascisti. Il cdr, la direzione e l’intera redazione di Repubblica esprimono solidarietà e vicinanza a Paolo, ricordando che non ci faremo mai intimidire e che continueremo a svolgere il nostro lavoro come sempre”.

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