Verona, investe e uccide una ragazza sul marciapiede. Giovane di 26 anni fugge ma viene preso

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VERONA – Dopo una serata di lavoro e dopo aver bevuto qualcosa in compagnia, stava tornando a casa a piedi insieme a un amico Madiha Rahmad, 29 anni, origini marocchine. Ma durante il tragitto è stata travolta da un’auto lanciata a velocità piena, perché condotta da un automobilista con un tasso alcolico tre volte oltre il limite. “L’ha sbalzata a quasi trenta metri di distanza, è come se fosse esplosa una bomba”, ha raccontato un testimone.

E’ la tragedia che si è consumata all’alba a Verona, vicino a Porta Vescovo. L’automobilista, un ventiseienne veronese, ha tentato di fuggire ma è stato fermato poco distante da una pattuglia della polizia municipale. Gli agenti, coordinati dal comandante Luigi Altamura, stanno conducendo tutti gli accertamenti e l’autorità giudiziaria ha disposto anche gli esami tossicologici.

Il giovane che si trovava alla guida della Volkswagen Polo aveva un tasso alcolico di 1.60, dopo aver trascorso la serata alla discoteca “Love”. E’ stato denunciato a piede libero per omicidio stradale aggravato dallo stato di ebbrezza, ma gli è stata addebitata anche l’accusa di omissione di soccorso visto che aveva provato ad allontanarsi. Le indagini sono coordinate dal pm Alberto Sergi della procura di Verona.

Secondo quanto ricostruito, avrebbe perso il controllo della vettura all’improvviso, perdendo poi il controllo del mezzo che è salito sul marciapiede. Impossibile evitare l’auto impazzita.

La famiglia di Madiha Rahmad vive ancora in Marocco. Lei, invece, aveva scelto Verona come città in cui costruirsi un futuro. Lavorava sodo, ogni fine settimana. L’aveva fatto anche sabato sera. Divideva l’appartamento con alcune amiche e periodicamente inviava denaro alla madre e ai fratelli. Gli agenti della polizia municipale si sono messi in contatto con il Consolato marocchino per avvisare i parenti.

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