Verona-Milan 1-3: stavolta il Bentegodi non è fatale. Leao ispira, Tonali segna

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VERONA – Ieri sera il Milan della formidabile coppia Tonali-Leao si è avvicinato a tre grandi traguardi, che sono ormai a un passo e che potrebbero rendere davvero memorabile la sua già notevole stagione. Il più importante è ovviamente il diciannovesimo scudetto, reso assai plausibile dall’ennesima, ineccepibile vittoria in trasferta, la tredicesima su 18 partite, contro uno tra gli avversari meno malleabili, il Verona rompigioco di Tudor. La firma, vistata nel finale anche dal 3-1 di Florenzi al rientro dopo la seconda operazione al ginocchio della sua stagione, è stata appunto della coppia più giovane e talentuosa, una coppia da Champions. Leao, 23 anni tra un mese, è l’ala che scappa via leggera e nessuno riesce a fermarla: ha fatto così in fotocopia per due volte, sul finire del primo tempo e all’inizio del secondo, depositando in area i due assist dell’1-1 e del 2-1, da spingere in porta.

<<La cronaca della gara>>

Se n’e incaricato Tonali, il Tardelli del Duemila. Non è un modo di dire: proprio nel 2000 Tonali è nato, l’8 maggio, lo stesso giorno di Franco Baresi. In sostanza ha festeggiato il ventiduesimo compleanno con una doppietta, che in verità poteva essere anche tripletta. Sullo 0-0 si era infatti liberato di Ilic con un dribbling aereo, scaricando il pallone in rete, ma il Var ha scovato il fuorigioco – il lancio era stato del portiere Maignan, assistman conclamato – e l’effetto sembrava beffardo, perché su un contrattacco, col Milan sbilanciato, un cross dal fondo di Lazovic aveva pescato libero di schiacciare di testa in gol l’ex interista Faraoni. Pareva una storia scritta dal destino, visto che la gara per lo scudetto è il derby milanese, invece il Milan mica si è scomposto, né si è tormentato con gli scherzi della storia e la mitica Fatal Verona, dove Rocco e Sacchi smarrirono due scudetti.

No, il Milan di Pioli non si è scomposto, ha continuato ad attaccare, attaccare, attaccare e ne ha raccolto i frutti. Ecco gli altri due traguardi ai quali si è avvicinato. Il primo è il record dei punti, da quando la vittoria ne vale 3: la quota è 82 e per superarla basterà una sola vittoria, tra Atalanta e Sassuolo. È uno di quei record che si ottengono sullo slancio e magari non ci si fa troppo caso. Invece è il caso di notarlo, perché è l’effetto del terzo traguardo, quello tattico: il gioco che la squadra ha introiettato dall’idea di Pioli, insolito tipo di visionario, non avendone lui l’aria.

Eppure quello del Milan è un calcio totale, una riedizione contemporanea del leggendario Ajax di Michels. Tutti attaccano e tutti difendono – questo magari un po’ meno – e il sistema di base è così cangiante che non ha molto senso codificarlo, se poi accade come ieri che non ci siano, in fase offensiva, le posizioni fisse. Kessié ha fatto il marcatore su Barak, ma anche il rifinitore, Calabria l’ala aggiunta, Hernandez la mezzala, Saelemaekers spesso l’interno e naturalmente Tonali ha fatto il Tardelli del Duemila, l’ubiquo Tonali che col suo riuscito arrembaggio all’ultimo istante contro la Lazio, nella precedente trasferta, aveva iniziato a scrivere la storia del potenziale diciannovesimo scudetto. Adesso il Milan può solo perderlo da sé, perché per vincerlo gli bastano una vittoria e un pareggio. Peccato solo che la magnifica coppia si dividerà al Mondiale: lo giocherà Leao col Portogallo, non Tonali con l’Italia. Ed è veramente un peccato. Anzi, un delitto calcistico.    

Verona-Milan 1-3 (1-1)
Verona (3-4-2-1):
Montipò, Casale (20’st Hongla), Gunter, Ceccherini (34’st Sutalo), Faraoni (20’st Depaoli), Tameze, Ilic, Lazovic, Barak, Caprari, Simeone (26’st Lasagna). All: Tudor.
Milan (4-2-3-1): Maignan, Calabria (39’st Florenzi), Kalulu, Tomori, Hernandez, Tonali, Krunic (22’st Bennacer), Saelemaekers (16’st Messias), Kessie, Leao (39’st Ibrahimovic), Giroud (16’st Rebic). All: Pioli
Arbitro: Doveri di Roma
Reti: nel pt 37′ Faraoni, 47′ Tonali; nel st 4′ Tonali, 41′ Florenzi.
Angoli: 8-5 per il Milan
Recupero: 3′ e 4′
Ammoniti: Faraoni e Ilic per gioco falloso, Leao per proteste Spettatori: 30.356

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