Verona-Parma 2-1: Barak completa la rimonta, D’Aversa sempre più giù

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VERONA – La trasferta di Verona resta indigesta per il Parma: per la quinta volta di fila esce sconfitto dal Bentegodi, incassa il quarto ko consecutivo in campionato e scivola a -4 dalla zona salvezza. Sorridono, al contrario, gli uomini di Juric che reagiscono nel migliore dei modi a una partenza falsa, riscattano gli scivoloni di Roma e Udine e tornano in corsa per un posto in Conference League.

<<La cronaca della gara>>

D’Aversa torna alla difesa a quattro

D’Aversa per cercare di rianimare i suoi dopo la batosta col Bologna ha deciso di cambiare modulo: è tornato alla difesa a 4 togliendo Bruno Alves e abbassando Conti e Gagliolo. A centrocampo ha preferito Grassi a Brugman mentre davanti ha inserito Karamoh al fianco di Cornelius e Gervinho. Anche Juric ha replicato cambiando il suo Verona, complici anche le assenze forzate degli squalificati Faraoni e Zaccagni e degli infortunati Dawidowicz e Kalinic. In difesa ha inserito Lovato e Cetin, in mediana ha rilanciato Ilic e spostato sulla fascia destra Lazovic, quindi ha alzato sulla trequarti Barak a cui ha affiancato Colley, invece di Bessa, con l’obiettivo di dare maggior sostegno a Lasagna, proposto dal 1’.

Dimarco, con la complicità di Grassi, replica a Kucka

Il Parma è partito fortissimo sorprendendo il Verona. I ducali hanno guadagnato 4 angoli nel giro di 4’ e poi si sono procurati con Karamoh, atterrato da Silvestri in uscita, un rigore, assegnato da Massimi su segnalazione del Var. Kucka ha ringraziato e dal dischetto ha realizzato (8’) il terzo gol di fila in campionato. La reazione del Verona è stata veemente: si è tradotta in cross in serie dalle fasce che hanno prodotto immediatamente il pari (13’). Su un centro dalla destra di Lazovic, prolungato in mezzo di testa da Lasagna, Dimarco è piombato in corsa calciando col destro di prima intenzione in diagonale: sulla traiettoria è intervenuto in scivolata Grassi che ha infilato la propria porta. Sulle ali dell’entusiasmo gli scaligeri hanno insistito spaventando altre tre volte Sepe: prima con un sinistro di poco alto di Lasagna poi con altre due conclusioni dello scatenato Dimarco (punizione a giro dal limite sotto l’incrocio sventata in angolo e diagonale forte ma centrale).

Colley s’infortuna, Barak segna il 2-1

Nella ripresa, apertasi con lo sfortunato infortunio al ginocchio occorso a Colley (rimpiazzato da Bessa), il Parma non è riuscito a cambiare passo, malgrado gli innesti dei giovani Sohm e Zirkzee per Grassi e Cornelius. Il Verona, alzando pressing e ritmi è divenuto padrone del campo e al 61’ ha trovato il gol decisivo con un bel colpo di testa sotto l’incrocio di Barak su angolo dalla destra di Dimarco.

Parma pericoloso solo nel recupero

Il Parma ha accusato il colpo e neppure gli ingressi di Mihaila e Pezzella per Karamoh e Osorio (infortunatosi al ginocchio) lo hanno rialzato. Solo in pieno recupero, con il 3-4-3 varato disperatamente da D’Aversa, la squadra è riuscita a creare due mezze occasioni, non sfruttate a dovere da Gagliolo, su punizione-cross di Kurtic, e da Zirkzee (colpo di testa alto su cross di Man, gettato disperatamente nella mischia negli ultimi minuti), Troppo poco per meritare il pari. Per il Parma la strada verso la salvezza si fa sempre più in salita.

VERONA-PARMA 2-1 (1-1)
Verona (3-4-2-1): Silvestri, Cetin, Gunter, Lovato, Lazovic, Tameze, Ilic (47’st Veloso), Dimarco (37’st Magnani), Barak, Colley (5’st Bessa), Lasagna (25 Pandur, 22 Berardi, 36 Amione, 13 Udogie, 33 Sturaro, 26 Vieira, 16 Terraciano, 45 Yeboah). All.: Juric.
Parma (4-3-3): Sepe, Conti (42’st Man), Bani, Osorio (24’st Pezzella), Gagliolo, Grassi (11’st Sohm), Kurtic, Kucka, Karamoh (24’st Mihaila), Cornelius (11’st Zirkzee), Gervinho (34 Colombi, 29 Dierckx, 2 Iacoponi, 22 Alves, 32 Brunetta, 18 Cyprien, 15 Brugman). All.: D’Aversa.
Arbitro: Massimi di Termoli.

Reti: nel pt 8′ Kucka (rig.), 12′ Grassi (aut.); nel st 16′ Barak.
Angoli: 5 a 3 per il Parma.
Recuperi: 2′ e 5′.
Ammoniti: Silvestri, Cornelius, Dimarco, Gunter, Mihaila, Lovato per gioco falloso.

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