Vertice Lega, Giorgetti: “Governo a rischio? Non decido io se restare”. Berlusconi raduna i suoi: “Preoccupati da fibrillazioni, serve stabilità”

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“La Lega è la Lega, ha le sue idee in qualsiasi luogo dove opera, che sia in Parlamento, che sia al governo o che sia ai governi regionali, e giustamente porta avanti la sua linea. Quindi è giusto che anche all’interno del governo facciamo sentire la nostra voce”. Le prime parole al termine della riunione della Lega organizzata nella sede milanese del partito in via Bellerio, sono del ministro per lo Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti. Un incontro per ribadire la linea del partito: il governo e la maggioranza che lo sostiene devono “concentrarsi su aumento di stipendi e pensioni, blocco degli sbarchi e taglio di tasse e burocrazia”, e non “su droga libera o cittadinanza facile”, trapela dopo tre ore di vertice a cui hanno partecipato anche la ministra per le disabilità, Erika Stefani e del Turismo, Massimo Garavaglia, il governatore lombardo Attilio Fontana, il coordinatore regionale Fabrizio Cecchetti, il capogruppo della Lega in Senato, Massimiliano Romeo, e il vicesegretario federale del partito, Andrea Crippa.

Giorgetti: “Governo è a rischio? Non decido io se restare”

È Giorgetti a prendere subito la parola. “Qui ci sono i due capigruppo, io faccio parte del governo ma sono loro che decidono se io resto nel governo, lo decidono loro, non io. Come dice la Costituzione della Repubblica italiana, è il Parlamento che dà la fiducia al Governo, non è il Governo che dà la fiducia a se stesso”, commenta il ministro aggiungendo che “abbiamo parlato di tutto, pure” della permanenza della Lega al governo. “La Lega è un movimento responsabile – precisa Giorgetti – che però vuole far presente quelle che sono le proprie idee e posizioni, mi sembra ragionevole, giusto e sacrosanto”.

“La leadership di Matteo Salvini non è in discussione”

E come il Carroccio fa bene a far sentire la propria voce, anche “la leadership di Matteo Salvini non è in discussione”, sottolinea Giorgetti. Che butta un occhio al 2023: “Credo che ci siano dei problemi, di tipo internazionale ed altro, che fanno sì che probabilmente non tutto quello che abbiamo in mente di fare possiamo farlo. Poi ci saranno le elezioni, la Lega vincerà e farà tutto quello che vorrà”.

Stefani, mandato dei ministri della Lega a Salvini, non ad altri

Piena fiducia a Salvini anche dalla ministra Erika Stefani: “Il mandato dei ministri della Lega è in mano a Salvini, non ad altri. È lui che deciderà che cosa fare”, dice intervenendo alla riunione in via Bellerio a Milano.

Vertice Forza Italia a Villa Certosa

In contemporanea con quello della Lega, si è svolto un altro vertice. A Villa Certosa, in Sardegna, Silvio Berlusconi, ha radunato il coordinatore nazionale di Forza Italia Antonio Tajani e i capigruppo al Senato Annamaria Bernini e alla Camera Paolo Barelli. “Siamo fortemente preoccupati per le fibrillazioni che vengono scaricate sul governo, in un momento nel quale sono invece necessarie stabilità e dialogo. Provocazioni o prove di forza come la proposta inaccettabile sulla coltivazione domestica e l’uso della cannabis, impuntature come quella sul cosiddetto Ius scholae creano instabilità e confusione – si legge in una nota de partito – Siamo favorevoli a norme che consentano ai giovani immigrati che frequentino un intero ciclo scolastico di ottenere la cittadinanza, ma si è scontrata con l’opposizione della sinistra, che ha bocciato in Parlamento tutte le nostre proposte di buonsenso dimostrando di non essere interessata al risultato finale”.

Forza Italia dunque ribadisce il sostegno al governo: “Noi continueremo ad affrontare le prossime sfide, in questo ultimo scorcio di legislatura, con l’approccio di sempre: concreto e positivo, ascoltando suggerimenti e richieste di buonsenso dei cittadini e di chi fa impresa, come abbiamo fatto proponendo alcuni correttivi al reddito di cittadinanza – continua il comunicato di FI – Continueremo a presentare, in accordo con gli alleati del centrodestra, le nostre proposte per difendere il potere d’acquisto delle famiglie e fermare la crescita preoccupante dell’inflazione anche prorogando nuovamente e per tutta l’estate il taglio delle accise sui carburanti”.

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