Vialli, il saluto di Mancini: “Speravo in un miracolo, con la Nazionale porteremo avanti il suo pensiero”

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Per Roberto Mancini, Gianluca Vialli era molto più del suo gemello del gol in campo e di un amico fuori. “Era un fratellino, come amavo chiamarlo, ci siamo incontrati a 16 anni e non ci siamo mai più lasciati” ha spiegato il ct della Nazionale raccontando l’ultimo saluto all’ex centravanti della Sampdoria e della Juventus. Il 29 dicembre, quando le sue condizioni si erano ulteriormente aggravate, Mancini si è recato Londra, dove Vialli era ricoverato, per riabbracciare il suo amico per l’ultima volta: “Era privo di forze, con poca voce, ma lucidissimo – è stata la ricostruzione di Mancini -. Un leone fino all’ultimo, speravo in un miracolo. Abbiamo parlato di tutto e mi ha anche chiesto come fosse andato lo stage di dicembre con i giovani della Nazionale. E ora proprio con la Nazionale porteremo avanti il suo pensiero. A pochi giorni dall’addio di Sinisa, ho perso un altro fratello”.

Mancini e Vialli, l’abbraccio di Wembley è il nucleo della felicità

Un percorso compiuto insieme, fatto di gioie e di delusioni, concluso con l’enorme emozione dell’Europeo vinto nel 2021 ma anche dalla delusione per la mancata qualificazione ai Mondiali: “Abbiamo fatto tutto il cammino insieme. Giovanili azzurre, Nazionale, la Samp, le gioie, i dolori, i successi e le sconfitte. E poi le due notti di Wembley. In una abbiamo pianto insieme per il dolore e per l’amarezza, tanti anni fa. Nell’altra abbiamo pianto di gioia, come se fossimo stati uniti dal destino, prima della sua scomparsa. Ci siamo divisi dopo la Samp, però quando si è amici si è amici per sempre. Luca per me era questo, il nostro rapporto è sempre stato di grande rispetto, affetto, amore, amicizia”.

Il saluto della famiglia Mancini

Un fratellino per Roberto, uno di casa per la famiglia Mancini, che Vialli lo aveva accolto in casa dopo averlo conosciuto molto giovane: “Gianluca è stato per me come un figlio, ovviamente senza nulla togliere alla sua mamma che in questo momento sta soffrendo tanto – ha raccontato Marianna Puolo, la madre del commissario tecnico della Nazionale -. Tutti sanno del forte legame che ha sempre unito mio figlio a Gianluca, il dolore che abbiamo dentro è immenso e non oso immaginare quello che stanno provando i suoi familiari. Gianluca l’abbiamo seguito assieme a Roberto dai tempi della Sampdoria, l’abbiamo visto praticamente crescere, in questo momento è anche difficile trovare le parole. Siamo tutti addolorati, è davvero un momento difficile. Mio figlio in poco tempo ha perso Gianluca, Sinisa e un caro amico d’infanzia”. Saluto che ha coinvolto anche Stefania Mancini, la sorella del ct, che aveva salutato Vialli con un post su Facebook: “Addio grande Uomo e Campione, ci mancherai”.

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