Vicepresidenti delle Camere: benefit e auto blu, perché la loro elezione è così importante

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Eletti i presidenti delle Camere, tra colpi di scena, scontri nelle maggioranza e polemiche, ora si passa allo step successivo: prima i nuovi capigruppo, poi l’elezione dei vicepresidenti di Camera e Senato, dei questori e dei segretari d’Aula. Poi solo a governo in carica, si aprirà la partita sulla guida delle commissioni. La sfida interna all’opposizione è già iniziata, dal momento che quattro vicepresidenze delle Camere spettano proprio alle tre opposizioni, Pd, M5S e Terzo Polo. Per domani (mercoledì) va trovata la quadra, quando a Montecitorio e a Palazzo Madama tornano a riunirsi i parlamentari. Il Pd chiarisce: se non si raggiunge l’accordo politico, si peserà la rappresentanza in Parlamento così come è uscita dalle urne. Un messaggio a Matteo Renzi che è tornato a paventare un accordo sottobanco fra i dem e il Movimento 5 Stelle. Due vicepresidenti a testa, uno al Senato e uno alla Camera, dovrebbero spettare a democratici e 5 Stelle, che hanno preso oltre il doppio dei voti rispetto ai calendiani. Gli altri due vanno alla maggioranza.

Vicepresidenti, questori, funzioni e poteri, perché l’elezione dei vicepresidenti delle Camere è una partita così importante. Proviamo a capire. 

Benefit e poteri dell’Ufficio di presidenza: anche l’auto blu

Quindici parlamentari alla Camera e quindici al Senato con i presidenti reggono le sorti e il funzionamento delle due Camere. Tra i benefit a loro disposizione: un ufficio, collaboratori pagati dalla Camera di appartenenza e la possibilità di utilizzare un’auto blu per svolgere compiti istituzionali fuori dai Palazzi. I due rami del Parlamento sono chiamati a eleggere i componenti dell’Ufficio di Presidenza (che al Senato si chiama Consiglio di Presidenza), che è presieduto dal presidente dell’Assemblea ed è composto da quattro vicepresidenti, tre questori e otto segretari. Questi ultimi hanno il compito di collaborare con il presidente per assicurare la regolarità delle votazioni in Assemblea. Tutti i componenti dell’Ufficio di presidenza percepiscono poi un’indennità speciale; in più possono assumere collaboratori esterni di propria fiducia (in questo caso, le spese sono a carico della Camera a cui appartengono).

L’elezione degli Uffici di presidenza

Mercoledì 19 ottobre si riuniscono le Aule per il completamento degli Uffici di presidenza, che andranno a coadiuvare i presidenti di Camera e Senato. Si tratta di un voto con una forte valenza politica, in quanto sono ruoli che spettano anche alle opposizioni per un equilibrio di garanzie e poteri. Di norma si procede con accordi siglati tra le forze di minoranza (ma determinanti sono anche i voti della maggioranza) per assicurare la rappresentanza a tutte le forze politiche presenti in Parlamento. Tuttavia, la spaccatura che si sta registrando tra le tre principali forze di opposizione, Pd, M5s e Terzo Polo, potrebbe riservare sorprese nel segreto dell’urna. Tanto che Iv e Azione hanno già minacciato il ricorso al Colle nel caso di estromissione dalle cariche, accusando dem e pentastellati di accordi sottobanco.

Vicepresidenti e questori Camera

L’Aula di Montecitorio è convocata per mercoledì 19 ottobre alle ore 14 per l’elezione di quattro vicepresidenti, tre questori e otto segretari al fine della costituzione dell’Ufficio di Presidenza. Ciascun deputato scrive sulla propria scheda due nomi per i vicepresidenti, due per i questori, quattro per i Segretari. Sono eletti coloro che al primo scrutinio hanno ottenuto il maggior numero di voti. Nell’Ufficio di Presidenza devono essere rappresentati tutti i gruppi parlamentari. Qualora, a seguito delle votazioni, uno o più gruppi non risultino rappresentati, si procede all’elezione di un corrispondente numero di segretari, che ha luogo in una successiva seduta. I vicepresidenti collaborano con il pesidente; a tal fine possono essere da lui convocati ogni qualvolta lo ritenga opportuno. Sostituiscono il presidente in caso di assenza o di impedimento. Svolgono un ruolo importante anche i questori: curano collegialmente il buon andamento dell’amministrazione della Camera, vigilando sull’applicazione delle relative norme e delle direttive del Presidente.

Sovrintendono alle spese della Camera e predispongono il progetto di bilancio e il conto consuntivo. Sovrintendono inoltre al cerimoniale e al mantenimento dell’ordine nella sede della Camera secondo le disposizioni del presidente. I segretari sovrintendono alla redazione del processo verbale e ne danno lettura; formano, secondo l’ordine delle richieste, l’elenco dei deputati iscritti a parlare; danno lettura delle proposte e dei documenti; tengono nota delle deliberazioni; procedono agli appelli; collaborano con il Presidente per assicurare la regolarità delle operazioni di voto; registrano, quando occorra, i singoli voti; accertano che il resoconto stenografico sia pubblicato nel termine prescritto dal Presidente e non vi sia alterazione dei discorsi; concorrono al regolare andamento dei lavori della Camera secondo le disposizioni del Presidente. Nel suo insieme, l’Ufficio di presidenza svolge funzioni essenziali per il funzionamento dell’Istituzione (ad esempio, decide i ricorsi circa la costituzione o la prima convocazione dei gruppi, nonchè i ricorsi dei gruppi sulla composizione delle Commissioni parlamentari; nomina, su proposta del Presidente, il Segretario generale della Camera; decide le eventuali sanzioni nei confronti dei deputati).

Vicepresidenti e questori Senato

Anche l’Aula di palazzo Madama è convocata mercoledì 19 ottobre ma alle ore 15 per eleggere quattro vicepresidenti, tre questori e otto segretari. Ciascun senatore scrive sulla propria scheda due nomi per i vicepresidenti, due per i questori, quattro per i segretari. Sono eletti coloro che ottengono il maggior numero di voti. A parità di voti è eletto il più anziano di età.

Quanti ai ruoli e poteri, i vicepresidenti sostituiscono il presidente nella direzione dei dibattiti e nelle mansioni di rappresentanza del Senato nelle pubbliche cerimonie. Il presidente del Senato designa il vicepresidente incaricato di esercitare le sue funzioni in caso di temporaneo impedimento. I questori sovrintendono collegialmente alla polizia, ai servizi del Senato ed al cerimoniale; predispongono il progetto di bilancio ed il conto consuntivo del Senato; provvedono, anche singolarmente nei casi previsti dai Regolamenti interni dell’Amministrazione, alla gestione dei fondi a disposizione del Senato; i segretari sovrintendono alla redazione del processo verbale delle sedute pubbliche e redigono quello delle sedute segrete; tengono nota dei senatori iscritti a parlare; danno lettura dei processi verbali e, su richiesta del presidente, di ogni altro atto e documento che debba essere comunicato all’Assemblea; fanno l’appello nominale; accertano il risultato delle votazioni; vigilano sulla fedeltà dei resoconti delle sedute; redigono il processo verbale delle adunanze del Consiglio di Presidenza e coadiuvano in genere il Presidente per il regolare andamento dei lavori del Senato. Nel suo insieme, il Consiglio di Presidenza, presieduto dal presidente del Senato, delibera il progetto di bilancio del Senato, le variazioni degli stanziamenti dei capitoli ed il conto consuntivo; delibera le sanzioni nei confronti dei senatori; nomina, su proposta del presidente, il segretario generale del Senato; approva i Regolamenti interni dell’Amministrazione del Senato e adotta i provvedimenti relativi al personale stesso. Il Consiglio di Presidenza adotta il Codice di condotta dei senatori.

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