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Vino, anno record per le bollicine italiane. Lo spumante supera quota 1 miliardo di bottiglie, al traino del Prosecco

MILANO – Il 2021 va in archivio col botto per lo spumante italiano. Nonostante le feste ancora in tono minore per la variante Omicron e gli annessi limiti ai festeggiamenti dettati dalla necessità di contenere la diffusione del virus, la produzione di bollicine tricolori è stata da record: per la Coldiretti, infatti, per la prima volta si è superata la soglia del miliardo di bottiglie, con un forte aumento (+23%) sul 2020.

Secondo l’associazione, anzi, è un dato spinto proprio “dalla voglia di normalità di fronte all’emergenza Covid”.

A spingere gli spumanti italiani c’è decisamente il Prosecco, accreditato di 753 milioni di bottiglie Doc e Docg. Soltanto pochi giorni fa, dal Consorzio di tutela della denominazione di origine controllata di Treviso era stato fatto un primo bilancio della stagione, evidenziandone i risultati importanti. Il Consorzio ha evidenziato il successo immediato del Prosecco Rosé che già aveva aiutato a superare il diffiicle 2020, ma “i dati relativi all’anno appena concluso testimoniano un ulteriore balzo compiuto dalla denominazione guidata da Stefano Zanette che, con un +25,4%, sfonda il tetto dei 6oo milioni di bottiglie”. “Dopo dieci anni entusiasmanti – ha commentato il presidente Zanette – il nostro obiettivo è quello di consolidare il successo della Denominazione, il che significa progettare il futuro dell’intera filiera con uno sguardo attento ai consumatori, al territorio e alle sue comunità, coinvolgendo attivamente, nella sua realizzazione, l’intero sistema produttivo e non solo”. Importante la crescita sui mercati internazionali: nei primi tre trimestri del 2021 “la quota export ha incassato un lusinghiero + 30%”.

Dopo il Prosecco, tornando alla ricognizione Coldiretti, si trova “l’Asti Docg con 102 milioni ma buoni risultati sono stati ottenuti anche per il Franciacorta, il Trento e l’Oltrepo Pavese. Un successo spinto dalla domanda interna di +27% in valore e dalla richiesta esplosiva delle esportazioni in aumento del 29%, per un totale di 700 milioni di bottiglie stappate secondo proiezioni Coldiretti su dati Istat e Ismea”.

Anche l’associazione mette in evidenza il ruolo che il Made in Italy sta svolgendo a livello di export, con “la leadership a livello mondiale in termini di volumi esportati, davanti a Champagne e Cava”. I consumatori “più appassionati delle bollicine tricolori diventano gli americani che con +44% scavalcano gli  inglesi fermi a +12%. La Germania resta il terzo consumatore mondiale, segnando solo +2% degli acquisti a causa della pandemia. Sul successo tricolore nel mondo, ricorda la Coldiretti, pesa però la contemporanea crescita delle imitazioni in tutti i continenti a partire dall’Europa, dove sono in vendita bottiglie dal Kressecco al Meer-Secco prodotte in Germania che richiamano al nostrano Prosecco, che viene venduto addirittura sfuso alla spina nei pub inglesi. Lo spumante è l’elemento traino del sistema vitivinicolo nazionale che rappresenta la punta di diamante del sistema agroalimentare nazionale con il fatturato del vino Made in Italy che ha raggiunto un valore di quasi 12 miliardi nel 2021 superando anche i risultati del periodo pre Covid”.



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