Vita a fumetti di un matematico antifascista. Lo scienziato Vito Volterra in una mostra ai Lincei

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C’è stato un ragazzo in Italia che a 13 anni ha letto dalla Terra alla Luna. Arrivato alla fine, a differenza degli altri, si è messo a calcolare la traiettoria che il razzo di Giulio Verne avrebbe dovuto seguire, includendo la forza di gravità della Terra e della Luna.

Più tardi quel ragazzo, che era nato ad Ancona nel 1860, sarebbe diventato professore universitario a 23 anni, poi senatore per meriti scientifici, fondatore del Cnr e presidente dell’Accademia dei Lincei. Il suo nome, però non lo ricorda più nessuno. Per questo oggi a Vito Volterra l’Accademia dei Lincei dedica un convegno, che andrà avanti nella sede romana di via della Lungara fino a venerdì 23 settembre.

Accanto alla conferenza è stata organizzata una mostra dedicata a un fumetto (o meglio Graphic Novel) sulla vita di Volterra. Si intitola “La funzione del mondo” e l’hanno realizzato nel 2020 Alessandro Bilotta e Dario Grillotti. Ai Lincei saranno esposte una ventina di tavole originali (alcune sono pubblicate in questa pagina). Gli editori sono Feltrinelli Comics e lo stesso Cnr, che pubblica una collana di fumetti dedicati alla scienza.

Se il matematico di Ancona, pur essendo stato uno dei padri fondatori della scienza in Italia, non è noto ormai quasi a nessuno, nulla più di un fumetto può riportarlo accanto a noi, con la sua infanzia povera, i successi scolastici, la partenza per la prima guerra mondiale e le difficoltà legate al suo essere ebreo.

Nel 1925 Volterra firmò il Manifesto degli intellettuali antifascisti di Benedetto Croce e sei anni più tardi fu uno dei 12 docenti universitari italiani a rifiutare il giuramento di fedeltà al fascismo. Da allora visse e lavorò all’estero, abbandonando la sua creatura – il Cnr – così come la presidenza dei Lincei e l’università, dalla quale fu cacciato.

La conferenza dell’Accademia ricorderà come Volterra, già alla fine dell’800, diede spazio alle donne nella scienza (nell’intervento di Sandra Linguerri, che insegna Storia della scienza all’università di Bologna). Annibale Mottana (geologo dell’Accademia dei Lincei) spiegherà quali sono stati i suoi contributi scientifici, dai dirigibili alla biologia, con lo studio dei rapporti fra prede e predatori in un certo habitat.

Alberto Quadrio Curzio, (economista ed ex presidente dei Lincei) sottolineerà anche un principio che aveva sempre mosso Volterra: l’importanza della scienza in una società che vuole essere libera e orientata verso il progresso. Fino alla frase quasi ironica che il matematico di Ancona scrisse su un foglietto come suo epitaffio: “Muoiono gli imperi, ma i teoremi di Euclide conservano eterna giovinezza”.

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