Vittorio Pisani nuovo capo della polizia: una vita in prima linea a caccia di latitanti

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Da oggi è il numero uno della polizia di Stato. Vittorio Pisani, 55 anni, calabrese, è stato nominato capo della polizia dal Consiglio dei ministri. “Lo sapevo” è la reazione immediata e più comune tra i suoi colleghi. Perché Pisani da molti anni era stato ormai ribattezzato “poliziotto di razza”. Molti anni alla squadra mobile di Napoli (da commissario alla sezione Omicidi) per poi tornarvi da dirigente, l’utilizzo dei confidenti, la cattura di personaggi di spicco della mala come Eduardo Contini, la passione per la caccia ai latitanti. Fino ai super boss dei Casalesi Michele Zagaria e Antonio Iovine.

Amato dai suoi sottoposti e dai pari grado, non poteva evitare di diventare bersaglio di criminali suoi ex confidenti e venire trascinato in una delicatissima inchiesta sul riciclaggio nei ristoranti napoletani da cui è stato scagionato. Poi la nomina a numero due dell’Aisi e oggi la nomina a massimo vertice della polizia alla giovanissima età di 55 anni.

“Buon lavoro a Pisani, continuerà a svolgere egregiamente la sua azione, come dimostrato qualche anno fa a napoli come capo della Mobile. E un sentito grazie a Lamberto Giannini per la proficua collaborazione di questi mesi con la città”. Lo scrive su twitter il sindaco Gaetano Manfredi.

 “La scelta di Pisani  dà merito a tanti poliziotti cresciuti nel Sud Italia che hanno avuto sempre come stella polare la sicurezza dei cittadini” dichiara l’europarlamentare Fulvio Martusciello, coordinatore regionale di Forza Italia Campania.

“Auguri di buon lavoro al nuovo capo della Polizia, Vittorio Pisani. La sua professionalità e la sua esperienza sono un’assoluta garanzia” ha scritto su Twitter Mara Carfagna, presidente di Azione.
 

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