Volley, delusione Italia: ko nei quarti con l’Argentina

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La lunga saga dei tie-break olimpici azzurri si arricchisce di un’altra puntata, non meno drammatica delle prime due. Barcellona ’92, la sconfitta con l’Olanda nei quarti. Atlanta ’96, l’oro smarrito ancora contro gli Orange. Tokyo 2020, l’Argentina nei quarti. E anche questa volta è un durissimo quinto set a fermare la corsa dell’Italvolley maschile, che finisce fuori prima delle semifinali per la prima volta proprio dopo Barcellona ’92. Sarà invece l’Albiceleste di Luciano De Cecco a proseguire la sua corsa. Una chiusura davvero triste per un torneo partito per gli azzurri con l’obiettivo minimo di piazzarsi tra le prime quattro. Resteranno impressi a lungo, agli azzurri, i nomi di Palacios e di Facundo Conte, quasi come quelli di Zwerwer e Van der Meulen della grande Olanda degli anni Novanta.

Azzurri solidi in avvio, con Zaytsev recuperato e Giannelli in regia: è con un ace di Michieletto che si chiude un primo set sempre condotto dall’Italia. Un passaggio a vuoto nel secondo, però, dal 19-17 al 19-21 consente all’Argentina di riprendere in mano un match che sembrava avviato a chiudersi in fretta. A metà del terzo Blengini toglie Zaytsev per Vettori, ma l’Argentina attacca meglio e difende qualsiasi cosa: lascia il segno una palla tenuta in campo in modo fortunoso da De Cecco: nello spalla a spalla finale è 25-23 Argentina.

Nel quarto il duo Vettori-Piano e un grande Michieletto anche al servizio dilagano e portano la sfida al quinto. Partenza difficile con Conte che castiga subito gli azzurri, ma l’allungo decisivo è sul 12-10 firmato da Lima con un ace. Si arriva ad un finale punto a punto, Juantorena accorcia, Lima inventa una schiacciata da fantascienza da seconda linea dopo una ricezione complicata per il 13-11 argentino. Blengini chiama time-out, ma subito dopo Conte, figlio d’arte del grande Hugo, firma il 14-11. Vettori schiaccia in diagonale per il 14-12, ma dopo un nuovo time-out è Lima a chiedere in faccia agli azzurri la porta delle semifinali e delle medaglie.

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