Cadavere in un carrello per strada a Tor Cervara: è di un uomo ucciso a colpi di pistola

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Un colpo in pancia. Un’esecuzione prima di caricare la vittima in un carrello e abbandonarla in strada, in via Raffaele Costi, a poche decine di metri da dove l’uomo viveva, in uno dei quattro palazzi occupati a ridosso della A 24. L’uomo, ancora non identificato, è stato ritrovato intorno alle 13,30 dalla volante 19 della polizia di Stato.

Gli agenti stavano rientrando nella sede del reparto volanti, poco distante dai palazzi occupati, quando sono stati allertati da due uomini che si trovavano vicino al carrello. All’interno c’era una persona, presumibilmente di origini africane, ancora agonizzante.
 

Inutile l’intervento dell’ambulanza. La vittima è morta poco dopo.

Le indagini sono iniziate immediatamente, il medico legale è arrivato sul posto. L’attenzione si concentra sui quattro mostri di cemento popolati da un centinaio di cittadini, quasi tutti nigeriani e gambiani. È lì, alla periferia Est di Roma, tra gli scheletri di edifici che sembrano essere sopravvissuti a un bombardamento, che potrebbe essere avvenuto il delitto.

Non sarebbe neanche la prima volta. Tra quei palazzi di Tor Cervara, gli stessi che nel 2018 e nel 2021 erano stati già sgomberati per poi essere nuovamente rioccupati e trasformati in una piazza di spaccio, principalmente di eroina, che il 2 novembre di due anni fa si era consumato un altro delitto.

La vittima si chiamava Giorgi Janjava ed era un cittadino georgiano. Inizialmente si pensava fosse morto cadendo dalle scale dello stabile che, insieme agli altri agglomerati di via Cesare Tallone e via Raffaele Costi, forma una specie di favelas che infastidisce gli affari criminali dei boss de La Rustica. Le indagini successive, coordinate dal sostituto procuratore Giuseppe Cascini, avevano dimostrato che il 42enne era stato ucciso. Secondo i medici legali de La Sapienza Giorgi Janjava avrebbe ricevuto un colpo in testa, forse con una mazza, prima di essere gettato per terra e abbandonato. Proprio come l’uomo trovato ieri in un carrello, morto ai margini di un luogo abbandonato dallo Stato.

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