Pnrr, Piantedosi: “I progetti dei Comuni non verranno definanziati”. Decaro: “Noi preoccupati, da governo nessuna spiegazione”

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ROMA – Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi dà ampie rassicurazioni ai sindaci sulla realizzazione dei 31 Piani Urbani Integrati che il governo intende far uscire dal Pnrr, insieme ad altri due misure importanti che riguardano i Comuni, per un totale di 13 miliardi. “E’ doveroso andare avanti, la copertura giuridica c’è e non c’è alcuna intenzione di definanziare i progetti”, ha detto il ministro secondo fonti presenti alla riunione di stamane.

Ma i sindaci non sono convinti: “Usciamo dall’incontro di oggi con il ministro Piantedosi con un impegno sulle risorse sostitutive ma anche con una domanda alla quale non abbiamo ricevuto alcuna risposta: perché sono state spostate le opere del Pui dai finanziamenti Pnrr?”, incalza il presidente dell’Anci e sindaco di Bari Antonio Decaro.

Il Pui è forse la parte che più sta a cuore ai Comuni dei tantissimi progetti definanziati, intanto perché sono progetti e opere per 2,6 miliardi di euro già aggiudicate per oltre il 94%, ma soprattutto perché si tratta di opere importantissime per il rilancio dei territori e delle comunità. Fanno capo alle Città Metropolitane, che infatti hanno partecipato alla riunione, e includono oltre 700 progetti, dal risanamento del Corviale a Roma e quello delle Vele di Scampia a Napoli.

“Della proposta di definanziamento da parte del governo non si capisce la ragione – prosegue Decaro – e anche oggi non c’è stata alcuna spiegazione da parte del ministro. Parliamo di opere cruciali per le nostre città, interventi per le periferie che potranno risanare situazioni sociali ed economiche difficili: perché dobbiamo metterle a rischio con un cambio immotivato della fonte di finanziamento? Al ministro abbiamo anche segnalato il rischio grave di suscitare un clima di sfiducia dei cittadini verso lo Stato, visto che si crea incertezza laddove noi sindaci avevamo assunto impegni rigorosi con le nostre comunità”.

“Oggi – ha concluso il presidente dell’Anci – il ministro Piantedosi ha solo ribadito che le opere si faranno e che il governo le considera un obiettivo importante. Apprezziamo l’affermazione da parte un ministro che stimiamo e ne prendiamo atto, ma purtroppo rimane un impegno generico che non ci rassicura, anche perché non è stata accolta la nostra proposta di esaminare caso per caso quali opere siano eventualmente a rischio di bocciatura da parte della Commissione Europea”.

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