Centrodestra, Salvini: “La federazione? No fusioni o annessioni ma una voce unica utile anche a Draghi”. E apre a FdI

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“Non parlo di fusioni o di annessioni, ma di una collaborazione già da domani”. Matteo Salvini chiarisce i punti fondamentali della sua proposta di creare una federazione dei partiti del centrodestra di governo che ha scatenato reazioni e anche malumori nella coalizione, soprattutto all’interno di Forza Italia. “La proposta che ho fatto agli altri leader di centrodestra è semplice: continuiamo a rimanere divisi o vale la pena mettere insieme in Italia e in Europa, idee, proposte di legge? Non vale la pena avere una sola posizione comune su fisco, burocrazia, giustizia? Sarebbe utile anche a Draghi e al paese avere una voce sola, mantenendo ciascuno la sua identità. Uniti si vince”, ha spiegato intervenendo a ‘Mezz’ora in piu” su Rai3. Annunciando poi che nell’incontro del centrodestra previsto in settimana “ci troveremo per chiudere la partita dei candidati sindaci ma e parleremo anche della mia proposta. Poi faremo una sintesi, io non impongo nulla, la mia e’ una proposta di una forza unica che puo’ essere la prima in Parlamento, in Italia, nelle Regioni, in Europa”.

Intanto, domani il leader leghista vedrà il premier Mario Draghi per “ribadire il massimo sostegno alle riforme nel nome della concretezza, della semplificazione e della velocità. Sarà anche l’occasione – si legge in una nota – per illustrare al premier la proposta di federazione dei gruppi di centrodestra che sostengono il governo, un progetto costruttivo e di unità, utile per rafforzare l’azione dell’esecutivo in Italia e in Europa”. Oggi “penso a una federazione di forze che sostengono il governo Draghi”, ha detto ancora il leader leghista che però ha lasciato la porta aperta a Giorgia Meloni “che è una amica e l’alleanza rimane sicuramente l’obiettivo per arrivare tutti assieme a vincere le elezioni nel 2023”. Ma la sua alleata e amica Meloni per il momento ha declinato l’invito con FdI saldamente all’opposizione del governo Draghi.

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Mentre dentro Forza Italia, la proposta di Salvini di dar vita a una federazione dei partiti del centrodestra ha spaccato il partito, tra favorevoli (pochi) e contrari (specie quelli eletti al Sud), a partire dalle ministre Gelmini e Carfagna. E dopo l’apertura iniziale di Silvio Berlusconi, è arrivata la brusca frenata dovuta ai troppi malumori dentro FI. Così oggi a cercare di placare i malumori degli azzurri è il coordinatore nazionale del partito del Cavaliere, Antonio Tajani. “Non c’è nessun timore si svendersi alla Lega”, dice Tajani ai microfoni di SkyTg24. “Forza Italia ha un’identità e una classe dirigente talmente forte – aggiunge – che non c’è alcun pericolo”. Tajani ribadisce poi che “Berlusconi ha una visione per il futuro come il partito repubblicano americano e deve nascere dal confronto di tutte le forze politiche ma è un progetto per il domani”.

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Intanto, dalla Calabria il leader della Lega torna a parlare della sua idea e spiega che vorrebbe coinvolgere altri partiti oltre a quello del Cavaliere. “La federazione – sostiene Salvini – non sarebbe solo con Forza Italia, perché guarda a tutte le anime del centrodestra al governo. Poi è chiaro che l’alleanza alle politiche sarà questa e sarà vincente. Tuttavia – osserva – coordinare l’azione delle forze di centrodestra per presentare ordini del giorno comuni, iniziative comuni, fare dichiarazioni comuni, ritengo sia una cosa intelligente”.

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Un’idea su cui al momento in molti ancora hanno dei dubbi. “Penso  che se la federazione fosse solo un cartello elettorale non avrebbe molto senso. In politica non sempre due più due fa quattro”, avverte da Trento il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti. Che però considera l’idea di Salvini “l’inizio di un ragionamento che porterà diverse forze politiche a muoversi coerentemente su diversi temi, tra cui l’economia. Se si va – continua Giorgetti – verso la semplificazione del messaggio in Italia e in Europa penso sia un bene per tutti”.

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