Polonara si racconta per la prima volta: “Il tumore ai testicoli scoperto grazie a un controllo antidoping come Acerbi”

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Tre giorni dopo essere tornato ad allenarsi in gruppo con i compagni della Virtus Bologna, Achille Polonara ha raccontato per la prima volta le vicissitudini attraversate negli ultimi due mesi. L’ala marchigiana ha incontrato Dario Ronzulli e ha parlato – tra le altre cose – della sua malattia, un tumore testicolare, e del percorso terapeutico in Virtus Segafredo Podcast.

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Virtus, Polonara operato per un tumore: intervento tecnicamente riuscito. Lo striscione dei tifosi: “Forza Achi”

“Periodo tosto, ma sto bene”

“Sto bene, è stato un periodo tosto” spiega Polonara, 32 anni, “sono contento, dopo due mesi dall’operazione mi sento bene e sono pronto a tornare. Prima dell’allenamento, l’altro giorno, ero carichissimo, come se dovessi giocare una partita. Ho cercato di fare un bell’allenamento, pensavo peggio dopo due mesi in cui non ho toccato la palla”.

“Ho scoperto il tumore come Acerbi, grazie a un test antidoping”

“Ho scoperto il tumore” racconta l’ala virtussina e della nazionale azzurra “grazie a un controllo antidoping dopo la finale di Supercoppa a Brescia. Mi arrivò questa email, dopo pranzo, il 6 ottobre dalla Procura federale antidoping. C’era un valore anomalo, dovevo dimostrare entro due settimane se questo valore proveniva dal mio corpo o no. Ero tranquillo dal punto di vista dell’assunzione di integratori eccetera. Contatto il dottor Rizzo della Virtus. Lui mi dice che non era niente di preoccupante, ma avevo questo valore, l’Hcg, fuori norma. Ho fatto una veloce ricerca su Internet e mi sono imbattuto in un articolo su Francesco Acerbi, che scoprì la malattia nello stesso modo. Mi contatta Rizzo, “dobbiamo andare al Sant’Orsola a fare un esame”. Appena fatto l’esame, mi appoggiano il macchinario dell’ecografia e si è visto subito questo tumore. I dottori mi hanno comunque tranquillizzato. Fatta l’operazione, ho dovuto aspettare l’esito della Tac, e quell’attesa è stata la cosa peggiore. Ora spero che il momento più difficile sia passato”.

“La famiglia mi è stata vicina, il loro ottimismo è fondamentale”

“Assistere a una partita dei compagni è molto difficile” aggiunge poi Polonara “ma la salute viene al primo posto. Dopo si pensa a tutto il resto. Non avevo mai avuto un problema di salute in vita mia, mi sono trovato spiazzato. I miei familiari sono sempre stati molto positivi. Importante essere ottimisti in questi casi. Molte persone mi hanno scritto sui social, ragazzi che hanno avuto questo problema dicendomi ‘guarda, dopo tutto torna come prima’. Altri ragazzi che dopo hanno saputo del mio problema hanno fatto dei controlli e hanno scoperto di avere questo problema”.

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