Manovra impantanata. In aula al Senato solo il 18. Il governo presenta solo i titoli di 4 emendamenti

Pubblicità
Pubblicità

ROMALa manovra arranca al Senato. E la conferenza dei capigruppo non può fare altro che rinviare l’approdo in aula. Per la terza volta. La nuova data la annuncia il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani al termine della riunione con i presidenti dei gruppi di Palazzo Madama: il 18 dicembre. Uno slittamento imposto dai ritardi: gli emendamenti del governo non sono ancora pronti.

E infatti Ciriani può solo annunciare i titoli delle prime quattro modifiche. La più attesa: un intervento sulle pensioni dei medici e degli infermieri, a correzione del taglio degli assegni previsto in Manovra, che riguarda anche altre categorie di dipendenti pubblici. E poi: risorse per il comparto sicurezza, interventi per gli enti locali e in materia di investimenti, compreso il ponte sullo Stretto.

Sciopero dei medici, i sindacati: adesione all’85%. “Meloni venga in piazza”. Anelli: “La nostra una professione bistrattata”

Il lavoro dei tecnici della Ragioneria, al ministero dell’Economia, è ancora in corso. Ma i titoli degli emendamenti servono al governo per dare un segnale alle opposizioni, che due giorni fa hanno chiesto di conoscere i temi su cui l’esecutivo intende intervenire. E a provare a rendere disteso il clima della discussione al Senato, prima in commissione Bilancio e poi in aula. A maggior ragione ora che i tempi si sono fatti più stretti.

L’ennesimo rinvio della manovra è l’immagine plastica di un ritardo che può sfociare in uno scenario altrettanto catastrofico, per il governo che aveva annunciato di incassare il via libera del Parlamento entro metà dicembre, al più tardi prima di Natale. Eccolo lo scenario: in aula, a Montecitorio, tra il 27 e il 30 dicembre. A ridosso del precipizio dell’esercizio provvisorio.

Rischio manovra a fine anno. E i partiti litigano sulla mancia da 100 milioni

Il disco verde definitivo alla Finanziaria a ridosso della deadline non è un inedito. Ma la manovra di quest’anno ha una sua peculiarità: nessun emendamento della maggioranza. E questa impostazione, decisa da Palazzo Chigi, avrebbe dovuto rendere la strada in discesa. Al contrario, la manovra si è bloccata. E tra i deputati monta già l’irritazione all’idea di interrompere le vacanze natalizie per tornare a Roma. In aula, alla Camera. A votare la manovra dei ritardi.

Pubblicità

Pubblicità

Go to Source

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *