Vacanze neve, gli skipass più costosi del mondo. Ci sono Alto Adige e Zermatt ma Usa surclassano tutti

Pubblicità
Pubblicità

Altro che Dolomiti (e Svizzera). Gli skipass più costosi nel mondo sono quelli del Nordamerica, degli Stati Uniti Ovest in particolare. Lo ha appurato il sito di notizie elvetico Blick. L’articolo parte dal presupposto che la landa di Guglielmo Tell e Roger Federer sia – per tradizione – tutto tranne che low cost, e lo è in particolare su certi servizi di trasporto pubblico “turistico montano” – e chi ha minime frequentazioni pensi, non solo alla neonata traversata del Cervino, ma anche alla storica ferrovia dello Jungfraujoch, nell’Oberland Bernese, in entrambi i casi la (favolosa e unica) esperienza richiede esborsi a tre cifre, sia in franchi che in euro.

Usa da capogiro (e non c’entra l’altitudine)

Il senso suona come: “se pensate-pensiamo che la Svizzera sia cara, sappiate-sappiamo che non siamo i soli e che c’è chi ci surclassa…”. E comincia una graduatoria dove il valori a 3 cifre – e non con l’uno come prima – scorrono alcuni nomi illustri tra Utah, Colorado e Montana, prima di trovare, ma con un listino del 60 per cento inferiore ai valori top, la vallesana Zermatt, e a seguire, nella parte bassa di una classifica che comunque cita i valori più elevati, i sono anche due comprensori italiani dell’Alto Adige, Alpe di Siusi e Plan de Corones. Per sciare sulle piste dell’Alpe di Siusi, l’alpeggio più alto d’Europa, serviranno, a seconda del periodo, tra i 72 e gli 80 euro “e in generale una vacanza nell’Alpe non è meno economica di un soggiorno in Svizzera”, è il commento di Blick. Per usufruire degli impianti e piste di Plan de Corones, la montagna sopra Brunico in Val Pusteria molto frequentata non solo dai turisti italiani, ma anche da quelli delle confinanti o vicine terre di lingua germanica, la tessera giornaliera costa 74 euro.

Svizzera, Alto Adige e Austria in cima al resto del mondo

La stazione sciistica più cara del mondo è Park City, nello Utah, dove lo skipass giornaliero costa ben 299 dollari (277 euro). Il comprensorio offre 944 chilometri di piste. Sempre nello Utah, il secondo abbonamento giornaliero più caro, a Deer Valley, dove costa tra 189 e 289 dollari (268 euro); l’Ikon Pass, abbonamento stagionale, costa tra i 799 e i 1.099 dollari (1.018 euro). A Breckenridge, Colorado, il giornaliero costa 279 dollari (259), a Winter Park, sempre in Colorado, si arriva a 249 dollari (231). Blue Sky, Montana, con 245 dollari (227), chiude il quintetto a stelle e strisce. La località sciistica più cara d’Europa è Zermatt, la perla del vallese elvetico con vista sulla Nord del Cervino, dove il divertimento sugli sci costa però “solo” tra gli 83 franchi (88 euro) e i 112 (118,50). Seguono altre tre località elvetiche: Crans Montana, sulle pendici sud delle Alpi Bernesi, sopra la Valle del Rodano, dove la tessera giornaliera può essere acquistata online fino al 24 dicembre a 57 franchi (60 euro), mentre senza sconto è pari a 89 (94); Davos-Klosters, la località dei Grigioni dove si spendono 84 franchi (89); Flims-Laax, ancora Grigioni, fino a 78 franchi (83-84 euro). Chiudono la graduatoria l’Alpe di Siusi, che precede la prima località austriaca, Sankt Anton am Arlberg, Voralberg, (75 euro), Plan de Corones e la seconda e ultima austriaca, Zillertal-Mayrhofen, Tirolo, dove si pagano 72,50 euro al giorno.

Pubblicità

Pubblicità

Go to Source

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *