Angelina Mango la figlia d’arte che ha trionfato a Sanremo 2024

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“Il mio cognome? È pesante, in alcuni casi, ma semplicemente per un fatto di responsabilità. Si, ho un cognome importante, ma io sono io. La mia personalità e la mia musica vanno al di là di quello” aveva dichiarato qualche tempo fa Angelina Mango, figlia d’arte di Laura Valente e Pino Mango che, dopo aver trionfato e raggiunto il secondo gradino del podio alla ventiduesima edizione di Amici di Maria De Filippi lo scorso maggio, ha vinto il Festival di Sanremo 2024. La giovane cantante, con il brano La noia, scritto insieme a Madame, ha ottenuto il 40,3 per cento delle preferenze totali, considerando le tre giurie (televoto, Sala Stampa, giuria delle radio).

La top five

Il podio ha visto arrivare secondo Geolier con I p’ me, tu p’ te con il 25,2 per cento. Terza Annalisa con Sinceramente, con il 17,1 per cento, quarto Ghali con Casa mia con il 10,5 per cento e quinto Irama con Tu no, con il 6,9 per cento. Una top five composta tutta da artisti che rappresentano le nuove generazioni della musica e intercettano le tendenze del mercato.

L’urlo liberatorio

“Siete matti. Grazie a tutto. Grazie di cuore all’orchestra, a te, a Gio, a Fiorello, a voi, al mio team, a Marta, a mia mamma, a Phil, Antonio, la mia famiglia che è qui stasera, grazie che siete venuti”. Sono state le parole, strozzate dalla gioia incontenibile, che la cantante ha pronunciato dopo un urlo liberatorio.

Dopo 10 anni una donna vincitrice

Erano 10 anni che una donna non vinceva il festival di Sanremo: l’ultimo successo risaliva al 2014, quando Arisa si impose con Controvento.

Il televoto in tilt

La valanga di preferenze ha mandato in tilt il televoto: artisti e fan hanno segnalato problemi nella ricezione dei messaggi di conferma. Ma la Rai – dopo le opportune verifiche – ha precisato che la grande quantità di preferenze era stata regolarmente acquisita e che nessun voto sarebbe andato perso.

La musica nel sangue

Ventidue anni originaria di Lagonegro, in provincia di Potenza, e con la musica letteralmente nel sangue, Angelina ha portato in gara La noia: “Potrei definire La noia è un pezzo ‘up’ ma non è del tutto un pezzo ‘up’ nella mia testa” aveva rivelato la cantautrice ai microfoni di RaiPlay, “è un pezzo molto intenso, molto emotivo, perché è una canzone autobiografica. Tutte le canzoni autobiografiche possono anche essere tunz tunz ma alla fine sono comunque verticali, arrivano verticali. E quindi è una canzone che parla di me”.

Gli inizi

Una carriera iniziata giovanissima a fianco del papà, deceduto nel 2014, in diversi progetti, a cui sono seguiti nel 2021 Monolocale, il suo primo album, e il debutto vero e proprio sulle scene nel 2022 al Concertone del Primo Maggio assieme al fratello Filippo. Per arrivare poi ad Amici, ai singoli Voglia di vivere, Ci pensiamo domani e Che t’o dico a fa’, in rotazione costante alle radio, al secondo album Voglia di vivere e all’ambito Festival di Sanremo: “Per il momento sto cercando di rimandare il panico, perché il panico è bello quando è anche entusiasmo, quando è adrenalina” aveva confessato, “e quello secondo me arriva sotto sotto, già ora essere qua per me è un assaggio e pensare che sia solo un assaggio mi impaurisce un po’. Però dall’altro lato sono talmente fiera di essere qua, essere riuscita a trovarmi qui mi fa solo pensare ‘Goditela e sii felice di quello che stai facendo’”.

L’abbraccio tra Angelina Mango e Geolier nel backstage dell’Ariston

Sulle orme di papà

Un “affare di famiglia” Sanremo, e Angelina ha calcato quello stesso palco dove nel 1985 Mango senior aveva debuttato nella categoria Nuove proposte con Il viaggio: “Mio padre è salito su questo palco quarant’anni fa, più o meno” – aveva ricordato la cantautrice – “sicuramente mi lega molto a lui questa cosa, perché è un luogo non sconosciuto alla famiglia ed è un luogo di cui ho sempre sentito parlare anche in maniera forse più vicina del solito sin da quando sono piccola. Quindi è una grande emozione calcare un palco del genere, forse assume un valore ancora diverso”. E al conduttore e direttore artistico della kermesse aveva detto: “Ad Amadeus vorrei dire grazie per avermi invitato e spero di non deluderti”.

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