Cdp sigla accordo per crescita sostenibile in Albania

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Cdp ha siglato un accordo per promuovere la crescita sostenibile in Albania. Il protocollo d’intesa, sottoscritto in una missione in Albania di Cdp e Simest intende sviluppare iniziative di crescita sostenibile delle Pmi locali e progetti in grado di facilitare il raggiungimento degli SDGs e con impatto positivo sul clima. E’ stato inoltre finalizzato un accordo di finanziamento a favore di Intesa Sanpaolo Bank Albania per 10 milioni di euro. I fondi permetteranno di attivare risorse per almeno 20 milioni da destinare alla crescita di almeno 50 Pmi locali in settori ad elevato impatto ESG attraverso finanziamenti a tassi favorevoli.
    L’accordo, sottoscritto dall’amministratore delegato di Cdp Dario Scannapieco, dall’Ad di Simest Regina Corradini D’Arienzo e dal segretario generale del National Economic Council Arben Shkodra, segna l’avvio del processo per il riconoscimento del ruolo di Cdp in Albania quale istituzione finanziaria italiana per la cooperazione internazionale allo sviluppo.
    Durante la visita a Tirana della delegazione di Cassa Depositi e Prestiti l’Ad ha incontrato il Premier albanese Edi Rama, il ministro per l’Imprenditorialità Delina Ibrahimaj, il ministro delle Finanze Ervin Mete e il vice ministro del Turismo e Ambiente Vima Bello.
    “Dopo l’inaugurazione della nostra sede di Belgrado – ha detto Scannapieco – questo è un altro momento importante del nostro lavoro nel Balcani occidentali che vede anche un nuovo atto concreto nel finanziamento concesso a Intesa Sanpaolo Bank Albania per sostenere le Pmi del territorio”. “I legami fra l’Italia e l’Albania – ha aggiunto Corradini D’Arienzo – sono stretti, non solo per la vicinanza geografica ma anche per una sostanziale somiglianza nella composizione del contesto industriale”. L’ad di Simest ha precisato che “ci impegniamo a rafforzare la nostra attività nel Paese, al fine di facilitare nuove opportunità di cooperazione col settore produttivo e di consolidare le relazioni commerciali fra le imprese italiane e quelle locali”.
   

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