Sentenza della Corte Ue, le reazioni al sì alla Superlega. Ceferin: “Il calcio non è in vendita”. Abodi: “Tutelare i campionati”. Il no dei grandi club

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“Le norme della Fifa e della Uefa sull’autorizzazione preventiva delle competizioni calcistiche interclub, come la Superlega, violano il diritto dell’Unione”. Lo ha stabilito la Corte di giustizia Ue esprimendosi sul ricorso promosso dalla Superlega contro il presunto monopolio illegale di Fifa e Uefa sull’organizzazione delle competizioni internazionali.

Superlega, cosa succede dopo la sentenza della Corte Ue

A22: “Il calcio è libero”

“Abbiamo ottenuto il diritto di competere. Il monopolio UEFA è finito. Il calcio è libero. I club sono ora liberi dalla minaccia di sanzioni e liberi di determinare il proprio futuro” ha detto Bernd Reichart, ceo di A22 (la società che punta a sviluppare il nuovo progetto stile Superlega). “Per i tifosi: Proponiamo la visione gratuita di tutte le partite della Super League. Per i club: Le entrate e le spese di solidarietà saranno garantite”.

Ceferin: “Proteggeremo nostro mondo da chi vuole danneggiarlo”

“La Superlega non ha avuto alcun semaforo verde come nel 2021. La decisione di oggi della Corte Europea afferma che Uefa e Fifa non possono dare autorizzazioni a chi vuole creare nuovi progetti. Ma noi non abbiamo mai provato a fermare questo progetto, possono creare quello che vogliono. Non sono sicuro che sanno cosa stanno facendo, spero che partano il prima possibile ma con solo due club” ha detto il presidente della Uefa Aleksander Ceferin nel corso di una conferenza stampa. “Il calcio non è in vendita, il calcio rimane unito e proteggeremo il nostro mondo da qualsiasi progetto che voglia danneggiarlo. Puoi essere o parte del sistema o fuori, la decisione è individuale. Qualsiasi competizione all’interno della Uefa deve riconoscere il merito sportivo e sottostare a regole come il rispetto del calendario internazionale”, ha aggiunto il numero 1 dell’Uefa ribadendo che il progetto Superlega invece “non abbraccia principi come il merito sportivo su cui si basano le competizioni Uefa e Fifa”.

Uefa: “Continuiamo con nostro modello”

La sentenza della Corte Ue “non significa un avallo o una convalida della cosiddetta Superlega”: è la prima reazione della Uefa, che ribadisce l’intenzione di proseguire col “modello sportivo europeo collettivamente con le federazioni nazionali, le leghe, i club, i tifosi, i giocatori, gli allenatori, le istituzioni dell’UE, i governi e i partner”, e auspica che “la piramide del calcio sia salvaguardata dalle leggi europee e nazionali dal rischio di seccessioni”.

Superlega, è una rivoluzione: la Corte Ue dà torto a Fifa e Uefa: “Vietare altri tornei è illegale”. A22: “Il monopolio è finito”

Tebas: “Non è che ora bar riaperti per ubriacarsi”

“Sia chiaro, non ci sono dubbi che ora non potranno riaprire i bar per bere fino alle 5 del mattino come sembra sia per l’amministratore delegato” di A22 Sport “Bern Reichart” scrive su X il presidente della Liga spagnola, Javier Tebas. “La Corte Ue afferma che le regole per l’ammissione alle competizioni Fifa e Uefa sono trasparenti, ma non che debbano ammettere la Superlega. Al contrario, sottolinea che i criteri di ammissione ai concorsi devono essere trasparenti, oggettivi e non discriminatori. Principi appunto incompatibili con la Superlega”.

Perez: “Grande giorno per la storia del calcio”

“Oggi è un grande giorno per la storia del calcio e dello sport” è il pensiero del presidente del Real Madrid Florentino Pérez. “Il calcio europeo dei club non è e non sarà mai più un monopolio, da oggi i club saranno padroni del proprio destino. Abbiamo il dovere e la responsabilità di dare al calcio europeo il nuovo impulso di cui ha tanto bisogno: continueremo a sostenere un progetto moderno, pienamente compatibile con le competizioni nazionali, aperto a tutti, basato sul merito sportivo e che imporrà in modo effettivo il rispetto del Fair Play finanziario”.

Laporta: “Opportunità per risolvere problemi dei club”

“Da oggi si apre un’opportunità storica per cercare di risolvere alcuni dei gravi problemi che compromettono la futura viabilità di gran parte dei club” dice in un video Joan Laporta, presidente del Barcellona. “Ciò che desideriamo è un dialogo aperto e costruttivo per generare sinergie positive tra tutte le parti”, ha aggiunto. “Il Barcellona cercherà di promuovere formule innovative per migliorare le attuali competizioni europee, in un formato aperto e meritocratico”.

Eca: “Sentenza non avalla alcuna forma di progetto”

“La European Club Association (ECA), che rappresenta quasi 500 club di calcio professionistici in tutta Europa, prende atto della sentenza emessa oggi dalla Corte di Giustizia europea. Per essere assolutamente chiari, la sentenza non sostiene o avalla in alcun modo alcuna forma di progetto di Superlega” dichiara in una nota l’Associazione.

Fifa: “Difenderemo merito sportivo nell’interesse degli appassionati”

La federcalcio mondiale “ha preso atto della sentenza emessa dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea in relazione alla Superlega” e “ora analizzerà la decisione in coordinamento con la Uefa, le altre confederazioni e le federazioni affiliate prima di commentare ulteriormente. In linea con il proprio statuto, la Fifa crede fermamente nella specificità dello sport, inclusa la struttura piramidale e i principi di equilibrio competitivo e solidarietà finanziaria”. “Il calcio deve la sua lunga storia di successi ai principi sopra menzionati, che la Fifa, le confederazioni e le federazioni affiliate continueranno a promuovere in futuro, nell’interesse di tutti gli appassionati di calcio di tutto il mondo”.

Abodi: “Tutelare i campionati”

“La Corte non ha detto che si giocherà la Superlega ma che l’assetto va rivisto. Il presupposto fondamentale per me è che ci sia inclusività della competizione, la tutela dei campionati nazionali, dei vivai e della Nazionale”. Questa l’opinione espressa dal ministro per lo sport e per i giovani, Andrea Abodi, a margine del Consiglio Nazionale del Coni. “Oggi è un giorno di assunzione di responsabilità e di profonde riflessioni ma in questi casi cerco di vedere le opportunità, c’è la necessità di rivedere il baricentro di rapporti ed interessi. Prima di arrivare alle estreme conseguenze c’è un percorso che l’Uefa può fare”.

Malagò: “Lo scudetto rischia di diventare marginale”

“Con la Superlega lo scudetto diventa carta straccia? Sicuramente non posso dirlo, ma il rischio che diventi marginale in termini di interessi esiste” ha detto il presidente del Coni, Giovanni Malagò. “Non commento le sentenze, non l’ho mai fatto, anche quelle che non capisco o non condivido. A fronte di questo gli organismi preposti dovranno predisporre logiche di accorgimento e contromisure rispetto a quanto ha previsto la Corte Europea. Ora dobbiamo capire quali contromisure prenderanno Fifa e Uefa”.

Il no di Atletico, Manchester United e Bayern

Contro la Superlega si schiera apertamente l’Atletico Madrid: “La famiglia del calcio europeo non vuole la Superlega Europea” scrive il club spagnolo in una nota. “Germania, Francia, Inghilterra, Italia, Spagna (esclusi Real Madrid e Barcellona), ecc., non vogliono la Superlega. Siamo favorevoli alla protezione della famiglia del calcio europeo, alla salvaguardia dei campionati nazionali e alla garanzia che la qualificazione alle competizioni europee venga raggiunta attraverso le prestazioni sul campo ogni stagione”. Sulla stessa lunghezza d’onda il Manchester United: “La nostra posizione non è cambiata. Rimaniamo pienamente impegnati nella partecipazione alle competizioni UEFA e nella cooperazione positiva con UEFA e Premier League”. Chiaro anche il messaggio del Bayern Monaco: “La orta della Superlega in casa Bayern resta chiusa. Una competizione del genere rappresenterebbe un attacco all’importanza dei campionati nazionali e al calcio europeo”, le parole del CEO del club Dreesen.

La Roma: “Attacco inaccettabile ai campionati nazionali”

La Roma “non appoggia in nessun modo alcun progetto di cosiddetta Superlega che rappresenterebbe un inaccettabile attacco all’importanza dei campionati nazionali e alle fondamenta del calcio europeo”. L’AS Roma “crede che il futuro e il benessere del calcio europeo possano essere assicurati solo con il lavoro congiunto dei club attraverso l’Eca, in stretta collaborazione e in partnership con Uefa e Fifa”.

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