Bollette, niente proroga per la tutela. Il Cdm approva una campagna informativa e un monitoraggio sui prezzi

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Nessun rinvio del passaggio dal mercato tutelato a quello libero, per le bollette di gas prima (da gennaio) e luce poi (da aprile). Ma alcuni interventi per oliarlo – in sostanza una campagna informativa e un monitoraggio dei prezzi applicati – senza “rimangiarsi” la promessa di aprire maggiormente il mercato dell’energia, scritta anche nel Pnrr e buona per l’incasso della terza rata.

Il Consiglio dei ministri, fanno sapere fonti di Palazzo Chigi, ha approvato nuove norme in vista della fine del mercato tutelato dell’energia: una soluzione, viene spiegato, individuata dopo l’interlocuzione con la Ue che consentirà di non venire meno all’obiettivo Pnrr previsto con la terza rata e allo stesso tempo di proteggere le fasce più “vulnerabili”.

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Si tratta dunque di disposizioni inserite nel decreto Energia approvato dal governo.

Palazzo Chigi ricorda che – come già prevedono le norme attuali – dal passaggio sono esclusi circa quattro milioni e mezzo di famiglie “vulnerabili”, che continueranno a usufruire di forniture di energia elettrica a prezzi calmierati anche a seguito della liberalizzazione del mercato. I “vulnerabili” sono gli over 75, chi percepisce bonus per condizioni economiche svantaggiate, chi beneficia della legge 104 e – per la luce – chi ha in casa macchinari salvavita. Per costoro da Palazzo Chigi si parla della previsione di un obbligo di fornitura in capo all’operatore economico individuato all’esito di una procedura a evidenza pubblica regolata da Arera. E del mantenimento di prezzi calmierati anche all’indomani della definitiva cessazione del regime del mercato tutelato.

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Spiega ancora il governo che per le altre famiglie, attualmente nel mercato tutelato e corrispondenti a circa quattro milioni e mezzo di utenze, “vengono introdotte misure per assicurare la massima informazione e le migliori condizioni nel passaggio al mercato libero dell’energia elettrica, che già riguarda circa 21 milioni di famiglie”.

Per questi “non vulnerabili” oggi in tutela, in caso di mancata scelta di un nuovo operatore sul mercato libero, già ora la norma prevede per la luce un regime transitorio con l’assegnazione all’operatore che ha “vinto” i pacchetti di clienti: le assegnazioni si terranno entro il 10 gennaio. Si tratta del cosiddetto Servizio a Tutele Graduali (STG), che è già entrato in funzione con le microimprese, inclusi i condomini. Il regime transitorio dura massimo tre anni, in cui il prezzo è stabilito in parte da Arera.

Per il gas, invece, chi esce dalla tutela senza operare una scelta sul mercato libero continua a stare con lo stesso gestore ma in un regime tariffario diverso, simile alle attuali offerte che replicano la tariffa in maggior tutela. Ma che potrebbe essere anche più caro rispetto all’attuale regime tariffario.

Spiega ancora Palazzo Chigi che gli utenti interessati dal passaggio al mercato libero saranno destinatari di una specifica campagna informativa (già le bollette avrebbero dovuto avvisarli, in questi mesi), nonché i principali beneficiari di una costante attività di monitoraggio sulle attività degli operatori e sull’andamento dei prezzi definita da Arera, l’Autorità dell’energia, in collaborazione con il Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica e con il coinvolgimento delle associazioni dei consumatori maggiormente rappresentative.

Tra le misure, si parla di “semplificazioni relativamente al trasferimento della domiciliazione bancaria per il pagamento delle bollette, di cui viene prevista l’emissione con cadenza necessariamente bimestrale, ferma restando la libertà dell’utente di scegliere un fornitore diverso da quello assegnato all’esito delle procedure competitive e una differente modalità di pagamento”.

Misure che vengono giudicate negativamente dai consumatori. Marco Vignola, responsabile del settore energia dell’Unc, dice: “Siamo alle comiche! Il rinvio va fatto per tutti. Basta prese in giro dei consumatori con la scusa del Pnrr”. La richiesta è dunque di “prorogare il tutelato fino a che i prezzi non saranno tornati ai livelli pre-crisi e fino a che non saranno varate le nuove regole per una bolletta più trasparente”.

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