Ginnastica artistica, Rebeca Andrade batte Simone Biles: eseguito il miglior volteggio di sempre, punteggio record

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Rebeca Andrade è una figlia della favela di Guarulhos, un puntino nella cartina dello stato di San Paolo, a ridosso dell’aeroporto internazionale. Non la città dei grattacieli, ma quella degli slums, dei Meninos de rua, la sua. La perla nera della ginnastica artistica è lei. Campionessa olimpica a Tokyo nel volteggio, un oro mondiale all’anno dal 2021, cinque medaglie iridate ad Anversa, un mese fa. Tutti in Belgio aspettavano lo Yurchenko doppio carpio di Simone Biles, ma il volteggio lo vinse lei.

Ginnastica artistica, Rebeca Andrade esegue il volteggio perfetto: punteggio record

Un salto nella storia

Rebeca Rodrigues de Andrade, 24 anni, tre gravi infortuni al crociato, 7 fratelli, una madre, nessuno da poter chiamare padre, è ora un pezzo di storia del suo sport. La brasiliana si è esaltata ai Giochi Panamericani, a Santiago del Cile, dove ha ottenuto il punteggio di esecuzione più elevato di sempre da quando gli esercizi vengono valutati con l’attuale sistema (dal 2005, cioè). La campionessa olimpica e mondiale ha eseguito un incredibile Cheng (rondata, mezzo giro, salto con un giro e mezzo, 5.6 di difficoltà) ed è stata premiata con uno storico 9.733 (il voto per l’esecuzione) su un massimo di 10. I giudici le hanno tolto appena 267 millesimi rispetto alla perfezione. Mai nessuna, neppure Simone Biles, si era spinta così in alto. Il Cheng è il quarto salto più complesso nel codice dei punteggi, alle spalle di due elementi di Simone Biles (l’ultimo è lo Yurchenko doppio carpio ammirato ai recenti Mondiali, ma completato senza imperfezioni solo nelle qualificazioni dell’all-around a squadre, che valgono rispettivamente 6.4 e 6.1) e dello Yeo (5.8). Ai Panam 2023 Andrade ha vinto la medaglia d’oro alla tavola e alla trave, l’argento con la squadra e alle parallele asimmetriche.

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Un percorso difficile

La sua storia d’amore con la ginnastica è iniziata a quattro anni. A 10 si è trasferita a Rio de Janeiro per allenarsi al Flamengo Sports Club. Il suo debutto internazionale è arrivato a 13 anni ai Campionati Panamericani Junior, dove ha aiutato il Brasile a vincere la medaglia d’argento a squadre. Nel 2014, nel 2017 e nel 2019 si è rotta tre volte il legamento crociato. Non ha mollato: “In Brasile le persone di pelle scura attraversano molte difficoltà” ha raccontato in un’intervista al sito Olympics.com, “con le mie vittorie voglio aiutare la nostra comunità. Per arrivare dove sono ora ho avuto molto aiuto agli inizi. Dai miei vicini, quando vivevo ancora con mia mamma: le persone ci prestavano soldi e lo spazio dove potermi allenare. La mia ginnastica rappresenta la mia storia, le mie battaglie. Sono molto felice di dove sono oggi e di quello che rappresento”. A Tokyo è diventata la prima brasiliana oro nella ginnastica artistica olimpica. Ad Anversa, al Mondiale, la foto di Rebeca Andrade con Simone Biles e Shilese Jones, l’intero podio dell’all-around individuale, ha ricevuto milioni di visualizzazioni sui social: era il primo podio all black della storia del concorso individuale ai Mondiali. Sorridevano tutte.

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