Lazio-Genoa 1-0: decide Guendouzi, biancocelesti ai quarti di Coppa Italia

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ROMA – Che sia lui il vero erede di Milinkovic, è ancora presto per dirlo. Il primo gol in biancoceleste di Guendouzi, mentre il tarlo s’insinua, regala i quarti di finale di Coppa Italia alla Lazio. Basta un piattone del favoloso incursore francese dopo cinque minuti, favorito da Pellegrini dopo una corsa da centometrista, per regalare l’ipotesi affascinante del derby contro la Roma: i giallorossi, il 3 gennaio, sfideranno la Cremonese che li ha eliminati nella scorsa edizione. Sarebbe la società di Lotito a giocare in casa.

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Guendouzi, primo gol con la Lazio

Contro il Genoa la Lazio mette subito in chiaro che partita sarà passando in vantaggio dopo cinque minuti grazie al primo gol biancoceleste di Guendouzi, favoloso incursore che sta crescendo di partita in partita, rendendo ricordi sempre più sbiaditi Milinkovic e l’Arabia Saudita. Pellegrini intercetta un appoggio sbagliato dai rossoblù, anticipa Jagiello e a tutta velocità si lancia nello spazio lasciato scoperto da Hefti e Vogliacco, confusi dal doppio modulo scelto da Gilardino (difesa a tre in fase offensiva, con lo svizzero quinto di destra di centrocampo, a quattro quando ad attaccare sono i padroni di casa, con Vogliacco e Dragusin centrali). Il francese arriva da dietro e col piattone batte Leali.

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Isaksen, infortunio muscolare

Il Genoa, che si affida in avanti a Retegui e Galdmaes (out Gudmundsson), scalda Provedel con due tiri senza pretese con il centravanti italiano, lesto a portar via il pallone a Gila, e Jagiello. La brutta notizia, per Sarri, arriva però al 27’ quando Isaksen si accascia a terra toccandosi la coscia sinistra. Problema muscolare, cambio immediato: dentro Felipe Anderson. Un infortunio che, in vista della sfida di sabato a Verona, potrebbe costringere lo staff medico laziale ad accelerare il recupero dell’assente Luis Alberto (non convocato oltre a Zaccagni, squalificato, e a Vecino, escluso per motivi disciplinari). Ma questa è la notte di Guendouzi e allora ecco che due minuti dopo, con i ricci corvini mossi dal vento, manda in porta Pedro che da buona posizione non angola quanto dovrebbe. Come fa Felipe Anderson a tre minuti dalla fine del primo tempo dopo un triangolo con Hysaj.

Basic si mangia il raddoppio

La ripresa è una fotocopia del primo tempo, con la Lazio che fa la partita. Al quarto d’ora Gila sigilla la vittoria con una scivolata che devia sopra la traversa una conclusione di Retegui che avrebbe messo in seria difficoltà Provedel. Dodici minuti dopo l’Olimpico esulta per un colpo di testa di Felipe Anderson finito di un soffio a lato, ma è solo l’illusione del raddoppio. Che non arriva neanche dieci minuti dopo quando il neoentrato Basic, da solo, lanciato a rete da Immobile, spara addosso a Leali, coraggioso in uscita. A gestire il pallone nei minuti di recupero ci pensa sempre lui, Guendouzi: che Sarri abbia finalmente trovato un nuovo sergente tra le sue truppe?

Il tabellino di Lazio-Genoa

Lazio 1 (5’ pt Guendouzi)

Genoa 0

Lazio (4-3-3): Provedel 6 – Hysaj 6.5, Patric 6 (20 st’ Marusic 6), Gila 6, Pellegrini 6.5 – Guendouzi 7.5, Rovella 6 (35’ st Cataldi sv), Kamada 5.5 (35’ st Basic 5) – Isaksen 6 (27’ pt F. Anderson 6.5), Castellanos 5.5 (20’ st Immobile 6.5), Pedro 5.5. All. Sarri 6.5.

Genoa (3-5-1-1): Leali 6 – Vogliacco 5 (38’ st Fini sv), Dragusin 5.5 (24’ st De Winter 6), Matturro 5.5 (16’ st Haps 6) – Hefti 5, Thorsby 6, Kutlu 5.5, Jagiello 5 (16’ st Malinovskyi 6), Martin 6 – Galdames 5 – Retegui 6.5 (24’ st Puscas 6). All. Gilardino 5.

Arbitro: Sacchi 6.

Note: ammoniti Galdames, Fini e Pellegrini. Spettatori: 20 mila circa.

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