Fs lancia “Treni Turistici Italiani”: viaggi lenti lungo le bellezze del Paese

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ROMA – C’è chi viaggia solo ad alta velocità, spinto da necessità personali o professionali. Tante altre persone, viceversa, scelgono l’esperienza esattamente opposta, in Italia e nel mondo. 

Preferiscono, cioè, spostarsi su un treno d’epoca, con i finestrini che si aprono ancora a mano, lentamente e lungo binari antichi che attraversano una natura selvaggia, incontaminata.

Ferrovie dello Stato è convinta che la domanda di un turismo lento e sostenibile – venato anche di nostalgia – crescerà sempre di più.

Una diversa esperienza

Per questo motivo, Fs vara una società distinta – “Treni Turistici Italiani” – che organizzerà viaggi di questo tipo. In simili spostamenti, il treno non sarà più un mezzo funzionale e asettico. Dovrebbe diventare, al contrario, parte dell’esperienza e della vacanza.

Per questo motivo, la nuova società “Treni Turistici Italiani” farà un uso più intensivo di un treno – quello della Dolce Vita – che Fs ha creato proprio per regalare esperienze più coinvolgenti. E sarà poi chiamato in campo il Venice Simplon-Orient Express.

Lo stile anni ‘80

“Treni Turistici Italiani” introdurrà, inoltre, nuovi collegamenti, anche notturni, su tratte a medio-lungo raggio tra le principali città italiane e località di grande richiamo turistico.

Ecco alcuni esempi:
– Roma-Milano per Calalzo-Cortina, San Candido;
– Milano-Genova con diramazioni per Ventimiglia-Livorno;
– Roma-Metaponto-Catanzaro, via Jonica e Reggio Calabria.

In questo caso, i treni saranno composti da carrozze degli anni ‘80 e ‘90 che le Officine di Rimini stanno già riqualificando. Avranno il ristorante con cucina espressa a bordo; vetture letto; vetture meeting; infine bagagliai per trasportare bici, sci e mezzi per la mobilità sostenibile.

In viaggio con i treni storici per scoprire il bello dell’Italia

Visite e degustazioni

“Treni Turistici Italiani” – si legge in una nota – “gestirà anche le corse dei convogli storici, proprietà della Fondazione FS, con frequenze più regolari”. I tour abbineranno “il viaggio in treno a soste per visite guidate, percorsi pedonali e degustazioni”.

Metterà sui binari, infine, gli Omnibus. Sono treni regionali per i week-end, a tariffe vantaggiose, “su linee che attraversano territori ricchi di storia, con borghi e aree di interesse paesaggistico e naturalistico”.

Uno studio della Università Bocconi, commissionato proprio da  Fondazione FS, stima che ogni viaggiatore “spende almeno 1,50 euro e fino a 3,18 in beni e servizi offerti dal territorio attraversato”. Questo, “a fonte di un euro speso nell’acquisto di servizi con treno storico-turistico”.

L’economia del Paese

Dice l’amministratore delegato di Fs, Luigi Ferraris: “Treni Turistici Italiani nasce per riaffermare il ruolo autorevole del nostro Gruppo in uno dei settori trainanti per l’economia del Paese”.

“Intendiamo così contribuire al rilancio e allo sviluppo di un turismo di qualità, sostenibile e consapevole, pronto ad apprezzare le ricchezze dei nostri territori, riscoprendo anche località meno conosciute”.

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