Raid degli Stati Uniti contro oltre 85 obiettivi in Iraq e Siria, è l’inizio di quella che sarà probabilmente una serie di attacchi statunitensi su larga scala contro le milizie appoggiate dall’Iran che hanno preso di mira le truppe statunitensi in Medio Oriente. L’amministrazione Biden risponde in questo modo a un attacco di droni da parte di militanti sostenuti dall’Iran contro un avamposto militare americano in Giordania che domenica scorsa ha provocato la morte di tre militari Usa.
Usa: non colpiremo sul territorio iraniano
Casa Bianca: il governo iracheno informato prima degli attacchi
Gli Stati Uniti hanno informato il governo iracheno prima di effettuare gli attacchi contro obiettivi legati all’Iran. Lo ha detto la Casa Bianca, dopo che Baghdad ha condannato i raid aerei come una violazione della sua sovranità. “Abbiamo informato il governo iracheno” in anticipo, ha detto ai giornalisti il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale John Kirby.
Usa: colpite con successo tre strutture in Iraq e quattro in Siria
Gli attacchi Usa hanno colpito “con successo tre strutture in Iraq e quattro in Siria”. Lo riferisce la Casa Bianca precisando che i raid sono durati 30 minuti e sono stati un successo.
Usa: non colpiremo sul territorio iraniano
Gli Stati Uniti non attaccheranno l’Iran. Lo ha detto la Casa Bianca ribadendo che Washington “non vuole la guerra con Teheran”.
Baghdad accusa gli Usa di “violazione della sovranità irachena”
Il governo di Baghdad ha condannato gli attacchi degli Stati Uniti contro i gruppi armati filo-iraniani sul suo territorio come una “violazione della sovranità irachena”. Il generale Yehia Rasool, portavoce del primo ministro Mohamed Shia al-Sudani, ha inoltre avvertito che i raid Usa rischiano di provocare “conseguenze disastrose” per l’Iraq e la regione.
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