Auto investe due ciclisti in una rotonda nel Milanese, uno è morto l’altro gravissimo

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La pedalata della domenica tra le campagne della Brianza era terminata, pochi metri ancora e per i due amici ciclisti sarebbe arrivato il momento del pranzo. Era una tradizione per Gianluca Maria Gaiani, 56enne dirigente dell’Ersaf regionale, ospitare a tavola nella sua casa di Pessano con Bornago il 67enne Claudio Albergoni prima che questi se ne tornasse in auto verso San Donato Milanese. Nessuno dei due ha avuto il tempo per reagire al proiettile lanciato verso la loro direzione di marcia, all’uscita della rotonda che immette verso il paese — per i due ciclisti che arrivavano da Caponago — o che proietta gli automobilisti verso la provinciale 13 e poi all’imbocco della Tangenziale Est.

C’è una curva a destra prima di immettersi nella rotatoria ma l’Opel Agila grigia guidata da Alessandro Antonio Dugnani, 21enne pavese di Borgarello, è andata dritta in piena velocità. Lo schianto con il guard-rail ha lasciato due larghi squarci sulla fiancata sinistra e ha proiettato la Opel, ormai fuori controllo, sulla sponda opposta (spezzando il braccetto dello specchietto retrovisore destro) e poi verso i segnali stradali all’inizio della rotatoria. L’impatto con i due ciclisti è stato così violento che il parabrezza dell’auto si è sbriciolato. Albergoni, preso in pieno, è stato sbalzato verso un’isola di traffico. Non ha più ripreso conoscenza e quando sono arrivate sul posto le due ambulanze della Croce Bianca, chiamate alle 13,38 e arrivate da Carugate e da Cernusco sul Naviglio, le manovre di rianimazione sono apparse subito inutili. Gaiani, al contrario, dava segni di vita. Ma per trasportarlo al Niguarda in codice rosso è stato necessario attendere l’atterraggio dell’elisoccorso sul pratone poco distante. Operato, è in condizioni critiche. Troppo devastanti i traumi e gli ematomi per fare al momento previsioni.

Anche Alessandro Antonio Dugnani è rimasto ferito nella carambola ed è stato trasportato in codice giallo al San Raffaele con sospette fratture. I carabinieri della compagnia di Pioltello, guidati dal capitano Francesco Berloni e incaricati dei rilievi su dinamiche e responsabilità dell’incidente mortale, non sono ancora riusciti a sentire la versione del 21enne, che tornava a casa dopo aver fatto visita ad alcuni parenti. Verrà con ogni probabilità indagato per omicidio stradale. Dovrà spiegare perché l’Opel Agila corresse così forte e cosa — malore? distrazione? guasto meccanico? — abbia provocato lo sbandamento e la carambola mortale. L’auto è stata sequestrata insieme alle biciclette accartocciate. Anche la perizia cui verranno sottoposte dovrà dare risposte agli inquirenti. «Questa è una rotonda nuovissima — spiega Alberto Villa, sindaco di Pessano con Bornago — creata con la nuova provinciale 13, e da quando sono primo cittadino io, parliamo del 2016, non si sono mai verificati incidenti in quel tratto, neppure meno gravi di questo. Esprimiamo dispiacere e vicinanza alle famiglie delle persone coinvolte, soprattutto quella del nostro concittadino che conosco personalmente: speriamo riesca a farcela».

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