Acca Larentia, per i saluti romani denunciate altre 14 persone. I militanti identificati nei video

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Altri 14 identificati per l’adunata ad Acca Larentia. Era il 7 gennaio quando centinaia di militanti del fronte dell’ultradestra si riunivano di fronte all’ex sede Msi del Tuscolano per commemorare l’uccisione di Franco Bigonzetti, Francesco Ciavatta e Stefano Recchioni datata 1978.

La storia di Acca Larentia: le vittime della strage del 1978 e le commemorazioni della destra

La scena è la stessa, ogni anno. L’appello con i nomi delle vittime, il “presente” urlato nel cuore della notte. E poi i saluti romani.

Ora ai primi 5 denunciati dalla Digos se ne aggiungono altri 14: tra loro ci sono attivisti di CasaPound arrivati da tutta Italia. Decisiva l’analisi delle immagini realizzata dalla polizia scientifica.

A proposito delle tartarughe frecciate di Gianluca Iannone, a individuare chi ha partecipato alla cerimonia fascista sono stati gli investigatori della questura di Roma con l’aiuto dei colleghi delle altre questure, che hanno monitorato gli spostamenti degli estremisti.

Nel nuovo gruppo di indagati, infatti, ci sono militanti di Avellino, Caserta, Napoli, Forli’ e Cesena. Come fanno sapere dalla Digos, “proseguono le indagini per risalire all’identità di ulteriori soggetti resisi responsabili del gesto”.

Oltre a CasaPound, Blocco Studentesco, Forza Nuova e gli Ultras Lazio, in piazza c’erano molte realtà provenienti da altre città tra cui il Fronte Veneto Skinheads e l’associazione il Selvaggio di Siena, sempre riconducibile a CasaPound.

Presenti esponenti degli Ultras Lazio, il gruppo di tifosi egemone in curva Nord, nato dallo scioglimento degli Irriducibili di Fabrizio “Diabolik” Piscitelli.

Ad organizzare la manifestazione sono stati i militanti di CasaPound, aiutati dall’ala giovanile del Blocco Studentesco. Dopo la morte nel 2019 dello storico custode della sezione Msi, Carlo Giannotta, sono stati loro a prendere possesso della sede.

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