Attacco a Sellafield: hacker violano il sito nucleare più importante del Regno Unito

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LONDRA. La centrale nucleare di Sellafield, nel Nord dell’Inghilterra e considerata oltremanica “la più pericolosa d’Europa”, è stata soggetta “ad attacchi di gruppi hacker legati a Russia e Cina”. La rivelazione arriva dal Guardian, e apre anche la prima pagina del giornale di oggi. Dopo un’inchiesta durata molti mesi, chiamata “Nuclear Leaks”, il quotidiano britannico è giunto alla conclusione che la cybersicurezza del sito è stata messa a repentaglio almeno dal 2015, con specifici attacchi “malware”, i quali possono entrare silenziosamente nei computer e carpire quante più informazioni possibili, se non fare danni peggiori.

Il quadro che dipinge il Guardian non è affatto confortante: le autorità si sarebbero rese conto della falla informatica per molto tempo e ancora oggi non sono in grado di stimare i danni e il livello di informazioni rubate dagli hacker nei computer dell’impianto atomico da 6 chilometri quadrati sulla costa della contea di Cumbria. Ma si teme che i malintenzionati abbiano carpito materiale top secret. Perché Sellafield, centrale costruita 70 anni fa e che un tempo si chiamava Windscale, è stato uno snodo focale della produzione di plutonio durante la Guerra Fredda. E oggi, tuttora funzionante, è considerato “l’impianto nucleare più pericoloso”, anche perché negli anni ha accolto le scorie nucleari di vari Paesi europei, inclusi Svezia e Italia, prima che quest’ultima decidesse di rinunciare all’atomo.

Non solo: sempre secondo il quotidiano inglese, il caso sarebbe stato insabbiato fino a oggi dalle autorità e il caso degli hackeraggi non sarebbe stato comunicato alla nazione. Anche per questo è tuttora difficile conoscerne le conseguenze. L’authority in questione, l’organismo indipendente Office for Nuclear Regulation (Onr), parla di “cover-up” e presto chiamerà a testimoniare vari responsabili della centrale e del governo. Al momento, si limita a dire che “le indagini sono in corso e non possiamo commentare oltre”. Tuttavia, il problema dei server insicuri sarebbe durato così a lungo e avrebbe esposto così gravemente la sicurezza del sito e nazionale, che a lungo andare sarebbe stato chiamato dagli addetti al lavori “Lord Voldemort”, come il cattivo di Harry Potter. Secondo l’inchiesta, Sellafield ha contenuto negli anni documenti nazionali riservatissimi, inclusi quelli sulla reazione in caso di attacco straniero.

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