Violenza sulle donne: diminuiscono maltrattamenti, stalking e stupri. Ma una vittima su 3 è minorenne

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L’ultimo episodio (mentre scriviamo) a Napoli: una donna di 35 anni picchiata dal fidanzato che ha tentato di soffocarla con un cuscino. La violenza sulle donne è quotidiana, sistemica, strutturale. Il report elaborato dal Servizio analisi criminale presentato questa mattina alla Direzione centrale Polizia criminale racconta che qualche reato, stando alla banca dati delle forze dell’ordine, è diminuito, nei primi nove mesi del 2023: la violenza sessuale, i maltrattamenti in famiglia e lo stalking. Ma il dossier racconta pure che quasi una vittima su tre di stupro (il 29%) è minorenne.

In particolare si legge ne ‘Il Punto – Il pregiudizio e la violenza contro le donne”, sono diminuiti del 13% rispetto all’anno prima gli atti persecutori (stalking), reato che colpisce le donne nel 74% dei casi; sono diminuiti del 12% i maltrattamenti contro familiari e conviventi, che interessano le donne nell’81% dei casi; e sono diminuite del 12% le violenze sessuali che nel 91% dei casi ha come vittime sempre le donne. Ad aumentare sono stati invece gli stessi reati contro donne con disabilità.

OSSERVATORIO FEMMINICIDI

Lo stalking

Da gennaio a settembre gli atti persecutori (cosiddetto stalking) sono stati 12.491 a fronte dei 14.326 dell’analogo periodo dell’anno scorso: l’incidenza delle vittime donne si attesta al 74% in entrambi i periodi. Considerando il più ampio arco temporale gennaio 2021-settembre 2023, risultano sempre predominanti le vittime di genere femminile (ancora il 74%); di queste, il 96% sono maggiorenni, l’88% è di nazionalità italiana.

I maltrattamenti

Sempre nei primi nove mesi del 2023 i maltrattamenti sono stati 16.599 casi a fronte dei 18.843 dello scorso anno mentre l’incidenza delle vittime di genere femminile si attesta all’81% in entrambi i periodi. Tra gennaio 2021 e settembre 2023, le vittime donne risultano di gran lunga le più colpite, l’82% del totale: il 93% sono maggiorenni e il 76% è di nazionalità italiana.

Le violenze sessuali

Sono passate dai 4.909 casi dei primi 9 mesi del 2022 ai 4.341 del periodo corrispondente di quest’anno: continuano a risultare predominanti le vittime femminili, che raggiungono l’incidenza più elevata nell’ambito dei reati spia, con il 91%. Nell’arco temporale gennaio 2021-settembre 2023 le vittime donne si attestano al 91%; di queste, il 29% sono minorenni e il 78% di nazionalità italiana.

DOSSIER SULLA VIOLENZA SULLE DONNE

Le vittime

La maggior parte delle donne vittime dei ‘reati spia’ ha un’età compresa tra 31 e 44 anni; seguono quelle di età compresa tra i 18 e 30 anni. La percentuale complessiva di vittime minorenni è del 9%, assai più alta come appena scritto quella delle vittime di stupro. La maggior parte sono italiane, seguite via via dalle donne straniere di alcune tra le comunità più presenti in Italia: romene, marocchine, albanesi, ucraine.

I violenti

La maggior parte dei responsabili ha un’età compresa tra 31 e 44 anni, cui seguono quelli della fascia anagrafica più elevata, tra i 45 e i 54 anni e quelli tra i 18 e 30 anni. Gli autori minorenni dei cosiddetti reati spia sono invece il 2%. In grande maggioranza (72%) si tratta di italiani, tra gli stranieri predominano romeni, marocchini, albanesi, tunisini e nigeriani.

Le vittime disabili

In un anno, dall’ottobre scorso alla fine di settembre di quest’anno, sono stati commessi 324 reati nei confronti di donne con disabilità: maltrattamenti contro familiari e conviventi (73%), violenze sessuali (17%) e atti persecutori (10%). In dettaglio, il report evidenzia 238 casi (di cui 12 nei confronti di minori) di maltrattamenti contro familiari o conviventi, avvenuti generalmente nell’ambito del nucleo familiare, ma anche all’interno di strutture destinate alla cura e alla protezione di persone con disabilità. Sensibile l’incremento dei casi rispetto ai due anni precedenti, spiegabile anche con un miglioramento degli strumenti di ricerca. Gli episodi di violenza sessuale sono stati 54 (di cui 8 nei confronti di minori): si tratta di condotte ai danni di donne in condizione di disabilità sia fisica che psichica e con modalità diverse, approfittando dello stato di particolare vulnerabilità della vittima. Le violenze nei due periodi corrispondenti precedenti erano state 24 l’anno precedente e 26 due anni prima. Il terzo reato esaminato è quello di “atti persecutori” o “stalking”: gli episodi conteggiati tra ottobre 2022 e settembre scorso sono 32 (di cui 4 nei confronti di minori).

Donne uccise e femminicidi

Sono 109, conta il Viminale, le donne uccise fino al 3 dicembre, 90 in ambito familiare/affettivo, 58 da partner/ex. Nei primi nove mesi del 2023 le donne uccise sono aumentate del 5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, sia vittime di omicidi che di femminicidi.

Il revenge porn

Se calano anche gli attacchi alle donne con lesioni e sfregi permanenti al viso, aumentano invece i casi di revenge porn (+1%), che colpiscono per un terzo le minorenni (l’incremento è interpretabile anche con una accresciuta consapevolezza del reato), e la costrizione o induzione al matrimonio con 16 casi nel 2023 rispetto agli 11 dell’anno prima, numeri molto bassi che però in percentuale indicano un +45%).

Gli interventi

Da gennaio a settembre 2023 sono poi aumentati del 33% gli ammonimenti dei questori per violenza domestica, del 17% quelli per stalking. Un decremento del 17% si registra, invece, per i provvedimenti di allontanamento d’urgenza dalla casa familiare.

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