Tod’s si allinea al prezzo d’opa, stavolta delisting è certo

Pubblicità
Pubblicità

Tod’s balza in Borsa (+18% a 42,9 euro) e si allinea al prezzo di 43 euro a cui il fondo L Catterton intende promuovere l’opa, a testimonianza della fiducia che Piazza Affari nutre nel successo dell’operazione e nel fatto che saranno pochi gli azionisti che sceglieranno di non aderire, con il rischio di restare soci di una società non quotata o di ottenere, qualora optino per il recesso, meno dei 43 euro messi sul piatto dal fondo inglese.
    La famiglia Della Valle, che ha stretto un accordo con L Catterton e Delphine, holding personale di Bernard Arnault, questa volta è sicura di non fallire l’obiettivo del delisting in quanto, anche se non dovesse essere raggiunta la soglia del 90% del capitale, promuoverà, di comune accordo con i suoi alleati, la fusione di Tod’s nel veicolo non quotato che lancerà l’offerta.
    La partecipazione in mano a Della Valle e i suoi alleati, si legge infatti nel comunicato sull’offerta, “sarà tale da assicurare a quest’ultimi di esprimere nell’assemblea straordinaria” di Tod’s “un numero di voti sufficiente ad approvare la fusione” considerato che il quorum deliberativo “è pari ai 2/3 del capitale con diritto di voto” presente in assemblea.
    “Rispetto all’offerta precedente riteniamo che la minaccia della fusione sia ora più credibile in quanto l’azionista di maggioranza e anche l’azionista di minoranza (Delphine, ndr) si sono impegnati con l’offerente (L Catterton, ndr) a votare a favore della stessa”, rilevano gli analisti di Equita.
    “Questa volta”, a differenza dell’opa fallita nel 2022, “non c’è una soglia minima” e nel caso in cui non venga raggiunto il 90% del capitale necessario per spingere il delisting, Tod’s “verrà fusa nel veicolo non quotato, “forzando le minoranze a uscire” attraverso l’esercizio del recesso che – avvertono gli analisti di Intermonte – “sarà inferiore a 43 euro”.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Pubblicità

Pubblicità

Go to Source