I look della quinta serata di Sanremo: promossi e bocciati. Renga e Nek testimoni dello sposo (4), Mahmood in tuta gold (8)

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Ultima serata, gli artisti si giocano il tutto per tutto. Una lunga notte che porta alla proclamazione del vincitore della 74esima edizione del Festival di Sanremo dopo quattro serate di gara, musica, intrattenimento, canzoni, cantanti, grande show (e super ascolti, come il record della quarta serata). L’abito non fa il monaco però fa la sua figura in uno spettacolo in cui contano la voce il testo, le note e anche il look. E allora vediamo, anche stasera, i migliori e i peggiori, i promossi e i bocciati attraverso lo sguardo di Silvia Fumarola.

Renga e Nek

Finalmente sono arrivati in chiesa, che bello. Francesco e Filippo versione testimoni dello sposo, gli amici con cui giocava a calcetto, con cui andava a fare le zingarate, quanti ricordi insieme. La stravaganza no, i giubbotti da sci neanche, ma i completi grigi con la camicia bianca e le cravatte tristemente metallizzate li invecchiano.

VOTO: 4


BigMama

Ok, il rosso rubino le dona, l’idea della gonna paralume, trasparente e ampia, è carina, il bustino di raso un classico. Ma perché non lasciare a casa gli anfibi e scegliere un paio di sandali, anche stravaganti, sotto la mise da ballerina scatenata? “Stasera voglio dedicare la canzone a tutte le persone insicure, a chi prova vergogna. Credete nei vostri sogni, e, se volete ballare, ballate”. Con scarpe più leggere.

VOTO: 7


Dargen D’Amico

Si avvicina San Valentino, lui si porta avanti con un completo bicolore rosso e nero (chissà che avrà pensato l’interista Amadeus vedendolo scendere le scale), con scarpe rigorosamente spaiate a contrasto. Sulla metà della giacca rossa, come piccole antenne, ondeggiano cuori neri; dall’altra parte, nera, cuori rossi. Davanti a scelte così, si alzano le mani, Dargen gioca un campionato a parte.

N.C.


Mahmood

Canta Tuta gold, e nella serata finale porta pantaloni dorati con una specie di giubbotto di pelle over size in cui casca dentro. Mezza zip, per lasciare il petto nudo. Qui non si lascia niente al caso. Chissà quanti etti di gel sono serviti per appiattire la chioma di questo artista meraviglioso, con una voce bellissima, che evidentemente non ha protestato.

VOTO: 8


Santi francesi

Spencer e pantaloni larghi bianchi, come i guantini da mago. Sullo sterno c’è tatuato un felino con le zampe alzate, perché, come siamo antiche, non c’è ombra di camicia, indumento evidentemente sopravvalutato in tutti questi anni, o di maglietta. Ma Alessandro De Santis, sottile e ispirato come un eroe romantico, sta bene anche così

VOTO: 8

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