Morbillo, Bassetti: “Siamo all’inizio di un’epidemia”

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“Ci sono tutte le caratteristiche per parlare di una prossima epidemia di morbillo in Italia perché la copertura vaccinale è inferiore al target”: a lanciare l’allarme per una nuova epidemia è l’infettivologo Matteo Bassetti, primario delle Malattie infettive all’ospedale Policlinico San Martino di Genova e coordinatore del Dipartimento Interaziendale di infettivologia della Liguria. Già nei giorni scorsi aveva richiamato l’attenzione delle autorità sanitarie, segnalando un aumento dei casi approdati nel suo reparto, con due pazienti in 48 ore, e ora torna a rilanciarlo con più forza, visto che sono diventati cinque in sette giorni.

E Bassetti segnala con urgenza i dati raccolti dal suo reparto: “In Liguria assistiamo all’inizio dell’epidemia con 5 casi nell’ultima settimana, tutti non vaccinati, con età compresa tra i 25 e i 50 anni. Dobbiamo fare grande attenzione al morbillo: ci aspettiamo tanti focolai epidemici nei prossimi mesi e anche in estate potremmo avere una elevatissima diffusione perché c’è tantissima popolazione suscettibile”.

L'infettivologo Matteo Bassetti

Del resto l’Istituto superiore di sanità ha pubblicato su “Morbillo & Rosolia News”, il bollettino della sorveglianza integrata morbillo-rosolia, dati che evidenziano un aumento dei casi a partire dall’autunno 2023. “In tutto il 2023 sono stati riportati alla sorveglianza 43 casi di morbillo e due di rosolia – si legge nel report numero 69 – In particolare, per il morbillo, si è osservato un aumento negli ultimi quattro mesi dell’anno, con 32 casi segnalati tra settembre e dicembre 2023”. E sempre l’Iss, nel bollettino successivo, riferito ai dati di gennaio 2024, evidenzia: “ sono stati segnalati 27 casi di morbillo in un mese, con un’età mediana di 35 anni, da 7 Regioni. Oltre la metà dei casi (18 su 27) è stata segnalata da tre Regioni (Lombardia, Toscana e Lazio) e l’incidenza più elevata e? stata riportata in Toscana. L’età mediana dei casi segnalati è pari a 35 anni, oltre la metà dei casi ha un’età compresa tra 15 e 39 anni. E il 91% dei pazienti era non vaccinato al momento del contagio”. E anche i dati sulla sorveglianza vaccinale, del 2022, indicano una contrazione delle seconde dosi, necessarie a garantire l’immunizzazione, e la popolazione vaccinata con la prima dose arriva al 92%, mentre con la seconda dose si ferma all’86%.

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