Toto Wolff: “Capisco Hamilton, tutti i piloti sognano di guidare la Ferrari. Spero che vinca il Mondiale quest’anno”

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The day after. Toto Wolff ha una camicia di cotone Oxford perfettamente stirata. È il suo viso a essere invece un poco stropicciato. Il giorno dopo l’annuncio dell’addio di Lewis Hamilton alla Mercedes per andare in Ferrari dal 2025, il boss delle Frecce sembra aver attraversato una tempesta. «Sorpreso? Non dai fatti, sono ormai resiliente alle sorprese in Formula 1, ne ho visti di cigni neri. Ma dalla tempistica sì. Fino a Natale eravamo allineati su cosa fare per il futuro. Se due giorni fa mi aveste detto che Lewis andava alla Ferrari, non pensavo fosse possibile. Quindi le situazioni e le cose possono cambiare velocemente. Mercoledì scorso è venuto a prendere un caffè a casa mia a Oxford e mi ha detto che sarebbe andato a Maranello. Ne abbiamo parlato per una buona ora. Perché ha cambiato idea? Chiedete a lui. Tutti i piloti sognano di guidare una rossa. Ne avevo parlato anche in passato, ma avevamo concordato che era importante portare avanti la nostra eredità. Per lui andare in Ferrari è anche l’ultima chance della carriera. Capisco e rispetto la sua decisione. Avevano firmato un contratto proprio per rimanere liberi. Lui ha scelto. Mi ha detto che stava cercando una nuova sfida, un nuovo ambiente. Siamo adulti, sappiamo come vanno le cose. Non porto rancore, rimaniamo amici, la nostra relazione è la più lunga e vincete della F1, rimarrà sui libri di storia e non cambia. Magari in futuro potremo riparlarne e capire se si sarebbe potuto fare diversamente. Anche se capisco che abbia dovuto prendere una decisione difficile e forse ci ha voluto dare del tempo per organizzarci”.

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Toto Wolff: “Il dopo Hamilton senza fretta”

La F1 è così: va veloce e può stravolgere in un attimo le più solide delle convinzioni. La relazione di Hamilton, 39 anni, con la Mercedes è stata tra le più lunghe e floride della F1. Sei titoli con le Frecce dove si è trasferito nel 2013 dalla cugina McLaren (un titolo nel 2008). Il ciclo vincente, durato per tutta l’era ibrida, si è interrotto col cambio dei regolamenti nel 2022, quando la Mercedes ha sbagliato il progetto macchina. Dice Wolff di non sentirsi tradito e che non ha provato a convincere Lewis a rimanere. Se gli si domanda se fa male, risponde di no. Anche se sul viso c’è qualche ruga di tensione. Anche perché dal mercato sono stati tolti Leclerc e Norris. «Ho subito pensato a come affrontare il 2024. Abbiamo due ottimi piloti. E dobbiamo portare una macchina più veloce. Sappiamo quanto sarà difficile. E poi George Russell: non potrei desiderare un team leader migliore per quando Lewis andrà via. Dobbiamo solo fare la scelta giusta per il compagno che lo affiancherà, non ho fretta. I cambiamenti mi piacciono, equivalgono a opportunità. Per fare qualcosa di audace. Kimi Antonelli? È con noi da quando ha 11 anni e non è ancora maggiorenne. Ha già avuto molto successi ma non comincerei con le speculazioni che sta per arrivare in F1”.

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Toto Wolff: “Spero che Hamilton vinca il Mondiale 2024”

La storia va avanti. E chissà che non riservi altri colpi di scena. Magari l’ottavo titolo per Hamilton, che gli farebbe superare il record di 7 corone che ora lo appaia a Schumacher. «Glielo auguro, come amico. Ma spero che possa farlo nel 2024». Con la Mercedes. «Guardando al futuro, ovviamente, preferirei che vincessimo noi. Prometto che faremo di tutto per tornare competitivi e vincere ancora tanto». Poi c’è il fronte Maranello, il rapporto di Wolff con Fred Vasseur, che è di amicizia e stima da moltissimi anni. «Ho un grande rispetto per Fred, non solo come professionista del motorsport ma anche come amico. Quando ha assunto l’incarico alla Ferrari è stato chiaro che doveva fare il meglio per la squadra e assumere i migliori tecnici e piloti. Nessun risentimento con lui. E’ un po’ come il rugby, ci prendiamo a pugni sul naso, ma riusciamo a uscire dal campo e ad avere un rapporto rispettoso. Quanto al suo rapporto con Lewis, non ho dubbi che funzionerà. Fred conosce e capisce la mentalità dei piloti. E si conoscono da vent’anni». E hanno già corso e vinto insieme. Il passato torna. Il futuro che sembrava impossibile, è già cominciato.

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