Le Borse di oggi, 21 agosto. Cina, taglio dei tassi inferiore alle attese. Mercati spiazzati, listini deboli

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La Banca centrale cinese (Pboc) interviene sui tassi, ma in misura inferiore alle aspettative. Il taglio è infatti di 10 punti base, al 3,45%, nel Loan prime rate (Lpr) a un anno, tra i tassi preferenziali offerti dalle banche commerciali alla clientela migliore e riferimento per quelli applicati agli altri prestiti. L’aspettativa degli addetti ai lavori era per un intervento da 15 punti. A sorpresa, invece, l’istituto centrale lascia invariato al 4,2% il tasso a 5 anni, il benchmark per i mutui immobiliari, malgrado la debole domanda di prestiti per la crisi del real estate. “La decisione di mantenere invariato il tasso a 5 anni è incomprensibile”, ha spiegato alla Bloomberg Zhang Zhiwei, capo economista di Pinpoint Asset Management. “Non è chiaro come interpretare questa decisione e il taglio della scorsa settimana”, ha detto in riferimento a uno dei precedenti interventi scattati in questa fase di crisi immobiliare ed economica che minaccia le banche interne e la ripresa globale. I mercati ne prendono atto con future incerti, mentre lo yuan torna in tensione sul dollaro e nella notte italiana sfonda quota 7,3 e scivola a 7,3066, tornando ai livelli da fine 2007.

Borse miste in Asia, listini cinesi in rosso

Le Borse asiatiche proseguono in ordine sparso con Tokyo in rialzo e i listini cinesi in rosso dopo che la Peoplès Bank of China (Pboc) ha tagliato i tassi di prestito chiave con un margine inferiore alle attese, segnale di un sostegno politico limitato per l’economia. Tokyo avanza dello 0,52%, Shanghai è piatta, Shenzhen cala dello 0,14% e Hong Kong perde lo 0,8%. Bene Seul a +0,4%, mentre Taiwan cede lo 0,82%.

Future deboli per Wall Street, occhi su Jackson Hole

Future deboli e poco mossi a Wall Street dopo che i tre indici di New York hanno chiuso un’altra settimana in rosso, con l’aumento dei rendimenti dei Treasury e i segnali aggressivi da parte della Fed. I futures sul Dow Jones e il Nasdaq limano uno 0,04%, quelli sullo S&P 500 perdono lo 0,07%. La scorsa settimana, il Dow è sceso del 2,21%, l’S&P 500 ha perso il 2,11% e il Nasdaq Composite è crollato del 2,59%, con gli ultimi due benchmark che hanno registrato la terza settimana consecutiva in perdita. I verbali della riunione di luglio della Fed pubblicati la scorsa settimana hanno mostrato che i responsabili politici sono rimasti preoccupati per i rischi al rialzo per l’inflazione, lasciando la porta aperta per un ulteriore inasprimento monetario. Gli investitori ora guardano al discorso di venerdì del presidente della Fed, Jerome Powell, al simposio annuale della banca centrale a Jackson Hole, nel Wyoming.

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