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Cairo contro Immobile, cadere e chiedere il rigore non è correttezza

Prosegue il batti e ribatti a distanza fra il presidente del Torino Urbano Cairo e l’attaccante della Lazio Ciro Immobile. “Immobile mi accusa di averlo affrontato a fine gara e sostiene che tutti sanno chi è. Ebbene …: anch’io so chi è Ciro Immobile”, ha scritto sui social il patron granata, che poi è intervenuto su Radio 24, tornando sull’episodio del rigore procurato e sbagliato dall’attaccante nel pareggio che ha permesso al Torino di salvarsi e restare in Serie A: “Giocare col sangue agli occhi lo devono fare tutti ma, quando vedo un giocatore bravo come Immobile buttarsi a terra e chiedere un rigore, quella non è correttezza”. 
“L’impegno ci vuole al 100%, tant’è che ho fatto i complimenti alla Lazio per come ha giocato e ha onorato il campionato. Quel che non mi è piaciuto è stata qualche caduta di troppo, qualche protesta di troppo – ha aggiunto Cairo – A Ciro sono affezionato, mi è spiaciuto come è andato via da Torino. È come se fossi un amante tradito. È stato un mio pupillo. Gli faccio tre volte in bocca al lupo per gli Europei, speriamo faccia tanti gol magari in coppia con Belotti”.
In mattinata si è espressa anche la Lazio. “Tuteleremo il nostro Capitano e la Società in tutte le sedi, legali e sportive, dalle accuse infamanti che rispediamo convintamente al mittente. Il nostro campionato è stato accompagnato da una incessante campagna diffamatoria, che ha macchiato l’immagine sportiva della Lazio e ne ha condizionato i risultati. Non permetteremo che accada di nuovo – ha dichiarato il clun di Claudio Lotito in una nota a firma del portavoce Roberto Rao, replicando alle accuse di Cairo contro Immobile, svelate dallo stesso attaccante. “Ieri sera all’Olimpico sono successe cose molto gravi per il mondo dello sport – specifica ancora la nota – che la Lazio non può far passare sotto silenzio. Una reazione scomposta, del Presidente Urbano Cairo, fuori luogo e in violazione delle norme, anche di lealtà, probita e correttezza, di cui qualcuno dovrà rispondere nelle sedi preposte: nessuno può permettersi di avere atteggiamenti padronali, tantomeno a casa nostra”.
“La verità l’ha mostrata il campo – prosegue il comunicato -: la Lazio, a partire da Ciro Immobile, ha profuso ogni energia per onorare fino all’ultima partita il campionato, anche se qualche discutibile interpretazione e tanta sfortuna hanno tolto alla squadra un successo meritato. Il calcio è anche questo, ma forse qualcuno sperava in qualcosa di diverso. E questo non è il calcio, non è il nostro calcio”.



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