Calcio donne: ‘violenza sessuale’,Mls indaga due ex ct Vancouver

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(ANSA) – LOS ANGELES, 05 NOV – Nuove accuse di violenze sessuali e razzismo scuotono il mondo dello sport professionistico nordamericano, con la National basketball association e la Major league soccer che hanno avviato due inchieste indipendenti.    La Mls indaga su come i Vancouver Whitecaps hanno gestito le accuse di violenza sessuale che coinvolgono due ex allenatori della squadra femminile del club, Bob Birarda e Hubert Busby Jr.    Birarda sta affrontando un procedimento penale in Canada, che comprende anche l’accusa di violenza sessuale, relativo a fatti del periodo compreso tra il 1988 e il 2008. L’ex allenatore dei Whitecaps Birarda, che era anche tecnico della squadra femminile canadese Under 20, ha lasciato entrambi i ruoli nel 2008, di ‘reciproco accordo’ dopo che era emerse le accuse a sue carico.    Le contestazioni a Busby sono emerse in un rapporto del quotidiano The Guardian il mese scorso. L’ex giocatrice Malloree Enoch ha detto al giornale che Busby le aveva fatto avance sessuali quando era capo allenatore dei Whitecaps dal 2010 al 2011. Busby, 52 anni, è stato sospeso dal suo ruolo di allenatore della squadra nazionale femminile della Giamaica questa settimana. L’amministratore delegato dei Whitecaps, Axel Schuster, si è scusato per come il club ha gestito le accuse contro Busby dieci anni fa. Il caso arriva mentre la National Women’s Soccer League si sta riprendendo da una serie di scandali.    La Nba ha disposto un’indagine sulle accuse di razzismo e misoginia mosse ieri contro il proprietario dei Phoenix Suns, Robert Sarver. La vicenda nasce da un articolo pubblicato sul sito web di Espn, che ha intervistato oltre 70 attuali ed ex dipendenti di Suns, la maggior parte dei quali non identificati.    Secondo Espn, Sarver ha usato un insulto razzista in una conversazione con un allenatore nero, ha parlato di sesso con sua moglie mentre le mostrava una sua foto in bikini e ha chiesto a una donna se la “possedeva” mentre le chiedeva se lavorava per i Suns. Dopo la pubblicazione dell’articolo, Sarver ha dichiarato: “Accoglierei con favore un’indagine imparziale della Nba, che potrebbe rivelarsi l’unico modo per ripulire il mio nome e la reputazione di un’organizzazione di cui sono molto orgoglioso”. (ANSA).   

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