Corsi, un velo pietoso su arbitraggio di Massimi

Pubblicità
Pubblicità

(ANSA) – ROMA, 04 APR – “L’abbiamo tirata un po’ per le lunghe, Rocchi mi ha detto che l’errore principale l’ha fatto Maresca richiamando al Var per un’azione che era un contrasto di gioco di Pinamonti su Terracciano. Il contatto non c’è perché l’attaccante si è messo davanti rispetto al portiere, che colpisce la palla”. Dai microfoni di Radio Sportiva, il presidente dell’Empoli Fabrizio Corsi torna sulla partita di ieri persa contro la Fiorentina, segnata da più di un episodio arbitrale. “A occhio nudo – dice ancora Corsi – tutti hanno pensato che sarebbe stato rigore, in secondo luogo è stato il portiere ad essere andato addosso a Biraghi. Non si può considerare l’immagine del contatto perché non colpisce il piede d’appoggio che è alzato”.    Ma cosa ne pensa il presidente delle parole del suo allenatore Aurelio Andreazzoli, secondo il quale un arbitro se è insensibile è meglio che cambi mestiere? “Ho rivisto entrambe le ammonizioni di Luperto. Il quarto uomo invita l’arbitro a recedere dalla decisione e dare fallo all’Empoli – risponde Corsi -. Non c’era assolutamente il giallo: la parola sensibilità usata da Andreazzoli è la migliore possibile. Il velo pietoso sulla prestazione di Massimi è il fatto che abbia fischiato la fine a 5” prima di un possibile tiro di Bajrami”.    “Gli errori si fanno ma è inaccettabile – continua -. Devo dire che ieri anche i dirigenti della Fiorentina erano mortificati di come avevano vinto: fin dai primi minuti i viola hanno giocato a perdere tempo”. Noi siamo un po’ infastiditi perché non riusciamo più a vincere: dovremo cercare l’equilibrio giusto per affrontare la prossima partita”. (ANSA).   

Pubblicità

Pubblicità

Go to Source

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *