Covid: il Bayern riduce gli stipendi ai giocatori non vaccinati

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(ANSA-AFP) – MONACO DI BAVIERA, 21 NOV – Il Bayern Monaco ha deciso di ridurre gli stipendi ai calciatori non vaccinati contro il Covid-19 e posti in isolamento, come Joshua Kimmich, messo in quarantena dopo essere entrato in contatto con persone contagiate. Lo scrive il settimanale tedesco Bild am Sonntag.    Kimmich, 26 anni, è stato messo in isolamento per la seconda volta venerdì a causa di una nuova esposizione al Coronavirus.    Martedì era appena uscito dalla quarantena dopo essere entrato in contatto con il compagno di squadra Niklas Suele, risultato positivo la scorsa settimana. Secondo quanto riferito dal settimanale tedesco, i dirigenti del Bayern hanno informato Kimmich e quattro compagni di squadra che i loro stipendi saranno ridotti se posti in isolamento. Serge Gnabry, Jamal Musiala, Eric Maxim Choupo-Moting e Michael Cuisance, sono gli altri giocatori bavaresi che non hanno ricevuto alcuna dose di vaccino, secondo la Bild. Il Bayern, che è stato sconfitto venerdì – senza Kimmich – ad Augusta (2-1) nell’anticipo della 12/a giornata della Bundesliga, non ha voluto commentare. Il caso del nazionale tedesco Kimmich (64 presenze), che ha scelto di non farsi vaccinare per “motivi personali”, ha acceso il dibattito in Germania, di fronte a una nuova ondata di epidemia da Covid-19. I tassi d’infezione questa settimana hanno raggiunto livelli record, poiché la percentuale di persone vaccinate è inferiore al 70%. I Governi regionali tedeschi di Baviera e Sassonia, tra i più colpiti dalla recrudescenza della pandemia di Covid-19, hanno annunciato venerdì la cancellazione di tutti i mercatini di Natale, oltre ad altre restrizioni.    Giovedì una riunione del Comitato di crisi ha messo di fronte la cancelliera uscente Angela Merkel e i capi delle Regioni, che hanno deciso in particolare di applicare la regola ‘2G’ su tutto il territorio, non appena la soglia di ricovero supererà i tre pazienti Covid ogni 100.000 abitanti. Questa norma consente solo a vaccinati e guariti di accedere ai luoghi pubblici come ristoranti, cinema, sale da concerto o eventi sportivi.    (ANSA-AFP).   

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