Il team principal della Red Bull ha parlato dell’avvicendamento tra il messicano e il thailandese. E l’iridato 1996 dice che l’esperienza di Sergio può far comodo: “Perché uno così veloce come Verstappen va oltre i limiti di una macchina non buona, non sempre è un bene per lo sviluppo”
Esperienza e qualità reperibili altrove o un talento cresciuto in casa da affinare col tempo? Per una volta, la Red Bull ha deciso di cambiare completamente filosofia. La squadra che più di ogni altra si è affidata ai giovani nelle ultime stagioni ha deciso di cambiare: via Alexander Albon , prodotto della propria “cantera”, per servirsi di un termine calcistico, e spazio a Sergio Perez. Tuttavia la scelta di puntare sul messicano ex Racing Point non è stata assolutamente scontata.
Difficoltà
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Il team principal Chris Horner, infatti, ha spiegato come è maturata questa decisione sul sito ufficiale di Red Bull Racing: “Per la prima volta dal 2007 abbiamo pescato al di fuori del programma di sviluppo. Ma è stato necessario per avere la miglior squadra possibile per provare a battere la Mercedes e l’esperienza di Perez ci può aiutare. Capire chi sarebbe stato il compagno di squadra di Verstappen nel 2021 ha comportato pressioni importanti su Albon. Tutti avremmo voluto che restasse e abbiamo preso la decisione solo a stagione conclusa, quando c’erano più dati a disposizione. E nell’ultima parte del 2020 i risultati di Sergio ci hanno spinto a puntare su di lui”.
Riconoscenza
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Non manca la riconoscenza per quanto ha dato Albon nella sua esperienza con Red Bull : “Alex è una parte importante del team, uno dei piloti più umili con cui abbiamo lavorato. Ora si potrà concentrare sullo sviluppo della vettura 2022 e potrebbe diventare nuovamente un candidato per un sedile in futuro”. Nella prossima stagione, il thailandese ricoprirà il ruolo di terzo pilota nella scuderia austriaca.
Consiglio
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La gestione dei piloti in casa Red Bull resta uno degli argomenti più discussi tra gli appassionati. Nemmeno un campione del mondo come Damon Hill si è tirato indietro in questo dibattito. Infatti, nel corso del podcast “The Pink”, l’iridato ha spiegato: “Perez ha molta esperienza e va ascoltato. Non dimentichiamoci che è più esperto dello stesso Verstappen ”. E proprio sull’olandese ha avanzato qualche dubbio: “Con un pilota estremamente talentuoso si può anche perdere la bussola nello sviluppo. A volte, infatti, chi va così forte può anche andare veloce con una macchina non perfetta, perdendo di vista la giusta direzione”.
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