Italia-Austria, per Scappucci e Froschauer un derby da orchestre

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(ANSA) – ROMA, 24 GIU – L’Italia, “giovane, frizzante e piena di energia positiva”, fa venire in mente “l’inizio della Quarta sinfonia di Mendelssohn”; l’Austria evoca “Haydn, solido e apparentemente severo ma sotto sotto divertente”. Speranza Scappucci è stata la prima direttrice d’orchestra italiana chiamata all’Opera di Vienna, dove vive tuttora, e prova a immaginare come su uno spartito il ritmo della sfida di sabato. “Speriamo l’Italia batta l’Austria, ma sarà partita aperta. Per la vittoria finale vedo ancora favorite Francia e Belgio, ma credo che l’ Italia potrebbe anche farcela”. In questo derby fra calcio e musica è invece più platonico l’approccio dell’austriaco Daniel Froschauer, violinista e direttore del cda dei Wiener Philharmoniker, i protagonisti del concerto di capodanno: “Sono felice e impaziente di vedere questa partita.    Sarà importante lo spirito di squadra e quello che ci trasmetteranno in emozioni, non vincere”.    I confronti calcistici Italia-Austria erano una consuetudine negli anni ’30, le affinità elettive fra i due Paesi sono ben più profonde. “Hanno rapporti culturali antichi, specialmente nella musica classica. Tutti i grandi compositori italiani del ‘700 passavano da Vienna,le più grandi opere di Mozart sono scritte su libretti italiani”, dice Scappucci, convinta delle similitudini fra il suo ruolo e quello di un ct: “Il direttore d’orchestra è concertatore, come il ct prepara tutte le sezioni dell’orchestra e le mette insieme in una interpretazione comune.    Poi secondo me il direttore o la direttrice d’orchestra possono essere anche come un regista in campo, ancor più nel momento dell’esecuzione: un Jorginho, un Pirlo o come Rivera”. Direttore d’orchestra e ct, concorda Froschauer, “devono entrambi ispirare e incoraggiare la squadra o l’orchestra a dare il meglio di sé in situazioni speciali, come il concerto di Capodanno o la Coppa del Mondo di calcio. Tutti i giocatori che competono a questo livello sono speciali – aggiunge -. Spero davvero di vedere sabato uno Strauss o un Mozart in azione”. E secondo Scappucci “il ‘genio’ dell’Italia è Mancini stesso che ha creato un gruppo giovane e forte in cui tutti possono segnare. Nell’Austria – conclude – vedo molto bene Arnautovic”. (ANSA).   

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