Lipsia a porte chiuse, ‘qui politici non hanno fatto nulla’

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(ANSA) – LIPSIA, 20 NOV – Sconfitto sul campo dell’Hoffenheim per 2-0 in una partita del 12/o turno della Bundesliga, il Lipsia mastica amaro anche per motivi extracalcistici. Infatti le autorità della Sassonia hanno stabilito che le squadre di questo Lander, compreso quindi il team ‘griffato’ Red Bull, debbano giocare a porte chiuse a causa dell’aumento dei contagi da Covid 19. E a questa decisione il Lipsia, attualmente sesto in classifica, ha deciso di rispondere con un comunicato dai toni polemici.    “Comprendiamo che ogni sforzo debba essere fatto – è scritto nella nota del club – per cercare di fermare l’incremento dei contagi da coronavirus. Ma ciò che davvero non capiamo è perché il governo della Sassonia abbia permesso che la situazione arrivasse a questo punto. Il più alto tasso di contagi fra tutti gli stati federali, in combinazione con il più basso tasso di vaccinazioni sono la prova che i politici della Sassonia non sono ancora riusciti ad attuare dei concetti validi per controllare effettivamente la pandemia”.    Intanto il Lipsia, così come la Dinamo Dresda nel torneo cadetto, dovrà giocare a porte chiuse, a cominciare dalle sfide di campionato di domenica 28 contro il Bayer Leverkusen e dell’11 dicembre cpon il Borussia Moenchengladbach e del 7 dicembre in Champions contro il Manchester City.    Nelle altre partite della Bundesliga giocate oggi, il Borussia Dortmund ha battuto per 2-1 lo Stoccarda con gol di Malen e, a 5′ dalla fine, di Reus e ora è a un solo punto dal Bayern (27 contro 28) dal Bayern capolista, che ieri aveva perso sul campo dell’Augusta (ANSA).   

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