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Serie A: Lukaku sposta gli equilibri, la Juve torna favorita

L’Italia espugna Wembley conquistando il titolo europeo, la staffetta azzurra beffa quella inglese a Tokyo per un centesimo, ma nella resa dei conti sportiva il calcio italiano non puo’ nulla se l’asticella si sposta sul piano economico. La Premier League infatti sta su un altro pianeta e si puo’ permettere di fare shopping a suo piacimento nella serie A che comincia il 21 agosto. Il Chelsea di Abramovich usa metodi convincenti con l’Inter di Zhang: 115 milioni sull’unghia e il piu’ forte attaccante dell’ultimo campionato torna dove ha esordito a 18 anni. Romelu Lukaku si era affezionato all’Italia, ma 12 mln l’anno superano qualsiasi perplessita’, anche quelle climatiche e culinarie.
E per la serie A e’ un terremoto perche’ l’uscita del goleador belga ridimensiona pesantemente l’Inter campione d’Italia, che aveva mostrato di essere pronta per rientrare in Champions con giustificate ambizioni. Inoltre determina una complessiva perdita di valore della serie A perche’ si conferma che puo’ essere depauperata dei suoi giocatori migliori senza alcuna possibilita’ di opporsi. L’addio di Conte, che aveva fiutato l’aria, il sacrificio di Hakimi e ora quello di Lukaku, per un totale di quasi 190 mln, scavano un solco che ora il club cerchera’ di colmare con qualche innesto di qualita’, ma il segnale che viene dato stizzisce e avvilisce i tifosi. Il mercato, finora abbastanza bloccato per le difficolta’ economiche di gran parte delle protagoniste, avra’ ora un’impennata. Ci sara’ una girandola di spostamenti di pedine. L’Inter ha la necessita’ di sostituire Lukaku e ha varie opzioni: Zapata, Vlaovich, Lacazette o Dzeko, il piu’ probabile per i costi. Ma Inzaghi pretendera’ anche una seconda punta come Correa o Scamacca. Se perdera’ Zapata l’Atalanta cerchera’ una punta di valore che potrebbe essere Abraham del Chelsea. Se la Roma rinuncera’ a Dzeko potrebbe tornare di moda l’ipotesi di Icardi in giallorosso, a patto che il club riesca a piazzare qualche esubero che blocca il suo mercato.
A trarre giovamento dall’ impoverimento della rosa dell’Inter sara’ in primo luogo la Juve di Allegri, che torna favorita: da Ronaldo a Chiesa, da Dybala a Morata, con la curiosita’ poi di vedere l’inserimento del giovane talento Kaio Jorge, il super attacco bianconero puo’ fare la differenza, supportato da una difesa che avra’ ancora Chiellini e da un centrocampo gia’ competitivo, ma che sta per inserire un altro protagonista degli Europei, Locatelli. I modesti movimenti di mercato delle altre protagoniste dimostrano che concorrono principalmente alla corsa Champions: bene si sta muovendo il Milan di Pioli e Maldini con gli inserimenti di giovani e anziani e col segnale virtuoso di non voler sottostare alle richieste esose di Donnarumma e Calhanoglu. Sempre protagonista sara’ l’Atalanta di Gasperini, che continua a fare affari di mercato senza perdere la sua consistenza (Demiral non fara’ rimpiangere troppo Romero mentre rimpiazzare eventualmente Zapata tocchera’ piu’ a Muriel che a un nuovo innesto).
E’ una serie A che compra pochi giocatori ma che spende parecchio per gli allenatori. Oltre ad Allegri c’e’ il ritorno di Spalletti, Mourinho e Sarri. Il Napoli di Spalletti deve risolvere il problema legato al rinnovo di Insigne, ma ha una squadra gia’ ben delineata che ha bisogno solo di qualche ritocco. Le romane hanno problemi di natura economica, legati anche ai tanti esuberi che hanno difficolta’ a piazzare. Mourinho e’ stato accolto come un re, sta dando un assetto piu’ razionale ad una squadra talentuosa che manca di un regista ma ritrova il suo gioiello Zaniolo. Sembra piu’ complicato l’innesto di Sarri nella Lazio, ma i suoi metodi di gioco hanno bisogno di essere metabolizzati, e lo zoccolo duro dei suoi trascinatori (Milinkovic-Savic, Luis Alberto e Immobile) da’ sufficienti garanzie. Inserirsi per un posto in Europa League sembra soprattutto il compito del Sassuolo che si affida a Dionisi, mentre in cerca di gloria sono la Fiorentina di Italiano (se terra’ Vlahovic), il Torino di Juric (che potrebbe perdere Belotti), il Verona di Di Francesco e forse il Bologna di Mihajlovic se trarra’ giovamento dall’inserimento di Arnautovic e dai progressi di Barrow. Le altre otto saranno soprattutto impegnate a lottare per la salvezza e sara’ interessante osservare il rendimento dell’Empoli, reduce da una serie B dominata, e di Venezia e Salernitana che tornano nella massima serie dopo un’assenza di 19 e 23 anni.



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