Torino, assolto da stupro perché la vittima “non urlò”: ma per la Cassazione il processo è da rifare
Era stata un’assoluzione clamorosa quella di Massimo Raccuia, soccorritore ed istruttore del 118: l’accusa era quella di aver violentato una collega, in una piccola stanza dell’ospedale Gradenigo di Torino utilizzata dai volontari nelle pause di riposo. In primo grado la donna non era stata giudicata attendibile, perchè secondo i giudici “aveva detto basta, ma non aveva urlato”, non aveva “tradito emotività”. Una sentenza che aveva fatto discutere: il giudice aveva addirittura stabilito di traleggi di più…