Bce alza tassi di mezzo punto, principale a 0,50%

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La Banca centrale europea ha alzato i tassi d’interesse di mezzo punto. E’ il primo rialzo dal luglio del 2011. Il tasso principale sale a 0,50%, il tasso sui depositi a zero e il tasso sui prestiti marginali a 0,75%. Lo comunica la Bce dopo la riunione del Consiglio direttivo. Via allo scudo anti-spread: lo “strumento di protezione del meccanismo di trasmissione della politica monetaria (Transmission Protection Instrument, TPI): assicurerà che “l’orientamento di politica monetaria sia trasmesso in modo ordinato in tutti i paesi dell’area dell’euro” ed “è un presupposto affinché la Bce possa adempiere il mandato di mantenere la stabilità dei prezzi”. Lo scudo avrà una potenza di fuoco negli acquisti di bond che “dipenderà dalla gravità dei rischi per la trasmissione della politica monetaria” e gli acquisti “non sono soggetti a restrizioni ex ante”.

“Nelle prossime riunioni del Consiglio direttivo sarà opportuna un’ulteriore normalizzazione dei tassi di interesse”. Lo scrive la Bce nella nota diffusa dopo l’annuncio del rialzo dei tassi di interesse di mezzo punto, spiegando che “anticipare a oggi l’uscita dai tassi di interesse negativi consente al Consiglio direttivo di passare a un approccio in cui le decisioni sui tassi vengono prese volta per volta. L’evoluzione futura dei tassi di riferimento definita dal Consiglio direttivo continuerà a essere guidata dai dati e contribuirà al conseguimento dell’obiettivo di inflazione del 2% a medio termine”.

Le Borse europee migliorano tutte dopo il rialzo dei tassi di mezzo punto deciso dalla Bce. Milano dimezza la flessione allo 0,74%. Francoforte cede un marginale 0,35% e Londra uno 0,1%. Parigi passa in positivo (+0,37%) così come Madrid (+0,78%).

Il Consiglio direttivo della Bce – si legge in un nota di Francoforte – “ha ritenuto necessaria l’istituzione del Tpi al fine di sostenere l’efficace trasmissione della politica monetaria” mentre va avanti la normalizzazione dei tasi d’interesse. La Bce spiega anche che il Tpi “rappresenta un ulteriore strumento a disposizione del Consiglio direttivo attivabile per contrastare ingiustificate, disordinate dinamiche di mercato che mettono seriamente a repentaglio la trasmissione della politica monetaria in tutta l’area dell’euro”. La portata degli acquisti “dipenderà dalla gravità dei rischi per la trasmissione della politica monetaria” e “gli acquisti non sono soggetti a restrizioni ex ante”. La Bce fornirà ulteriori dettagli sul funzionamento dello ‘scudo’ anti-spread – fortemente atteso nei Paesi più vulnerabili come l’Italia – alle 15,45: il focus degli osservatori è, in particolare, sulle condizioni richieste ai Paesi beneficiari per accedervi, e su probabili meccanismi per sterilizzare la creazione di moneta connessa a nuovi acquisti di bond. “In ogni caso – precisa la Bce – la flessibilità nel reinvestire il capitale rimborsato sui titoli in scadenza del portafoglio del Programma di acquisto per l’emergenza pandemica (pandemic emergency purchase programme, Pepp) rimane la prima linea di difesa al fine di contrastare i rischi per il meccanismo di trasmissione connessi alla pandemia”.

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