Descalzi, Eni cresce nella transizione energetica

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“I settori della transizione energetica stanno crescendo in maniera rapida. Enilive (Eni Sustainable Mobility) ha completato l’operazione relativa alla joint venture della bioraffineria di Chalmette negli USA e sta valutando altri progetti internazionali di espansione nei biocarburanti. Plenitude è prossima a traguardare i 3 Gw pianificati di capacità rinnovabile installata entro fine anno, come pure gli obiettivi reddituali. Il perfezionamento dell’acquisizione di Novamont rafforzerà la trasformazione di Versalis in chiave chimica verde. A tutto questo, si aggiunge il consolidamento del nostro portafoglio di soluzioni Ccs (cattura e stoccaggio del carbonio, n.d.r.), tra i migliori del settore, grazie all’assegnazione della licenza di stoccaggio di Hewett nel Regno Unito e a importanti progressi tecnici e regolatori”.
    Lo ha detto l’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, a commento dei dati del 3/o trimestre 2023 del gruppo.
    “Nella Esplorazione e produzione (E&p) – ha proseguito Descalzi – stiamo accelerando i piani di sviluppo del gas equity e della produzione di Gnl. La straordinaria scoperta di Geng North-1 (in Indonesia, n.d.r.), a oggi la più importante dell’anno a livello di intera industria, il prossimo completamento dell’acquisizione di Neptune e l’acquisto delle attività di Chevron in Indonesia ci mettono nella condizione favorevole di poter accedere a un enorme volume di risorse nell’offshore del bacino di Kutei”.
    “Abbiamo avviato in meno di due anni dalla scoperta, la produzione del super giacimento Baleine nell’offshore della Costa d’Avorio” ha detto ancora Descalzi, “un progetto in grado di coniugare gli obiettivi di sicurezza energetica, garantendo le necessarie fonti tradizionali, con la decarbonizzazione delle operazioni, rappresentando il primo progetto a zero emissioni nette dell’Africa”. Eni, ha proseguito l’ad, “ha incrementato in modo sostanziale il portafoglio di Gnl contrattualizzato, grazie a tre nuovi accordi di lungo termine in Congo, Qatar e Indonesia, per un volume totale a regime di 6,5 miliardi di metri cubi all’anno”.
   

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