Svb, per italiane ed europee norme più stringenti

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Le banche europee, ed italiane, sono molto diverse dall’americana Svb, fortemente esposta al settore tech e alle start up e sono sottoposte anche a una normativa e una vigilanza Bce in genere più stringenti. Gli istituti di credito possono contare infatti su una base depositi ampia e beneficiano della forbice fra tassi attivi e passivi che si è allargata dopo i rialzi della Bce seppure questi, assieme anche alla scadenza dei fondi Tltro, avranno comunque conseguenze anche qui nel Vecchio Continente e in Italia e le banche dovranno rifinanziarsi a costi più alti.
    Ci sono poi gli effetti indiretti dalla turbolenze dei mercati che spingono gli investitori a riversarsi su comparti o attivi giudicati più sicuri come si è immediatamente visto attraverso il calo dei rendimenti dei titoli di Stato.
    Tornando ai ‘paletti’ normativi e di vigilanza questi si sono molto stretti, sul fronte capitale e della liquidità, a seguito delle diverse crisi finanziarie degli ultimi anni e non si sono viste le deroghe concesse negli Usa, specie durante l’amministrazione Trump. Non a caso le banche del Vecchio Continente mostravano in genere quotazioni inferiori alle rivali Usa. Le norme di Basilea 3 e la loro attuazione sono state applicate nell’area europea in maniera stringente. E però, come la Federal Reserve, anche la Bce ha imboccato decisamente la strada del rialzo dei tassi e della stretta monetaria. Questo comporterà per le nostre banche torvare fonti di rifinanziamento visto che sono state quelle che più hanno attinto alla generosa liquidità della Bce tramite il Tltro che scadranno in due tranche a giugno del 2023 e poi a fine 2024. Secondo gli ultimi dati disponibili alcune, specie le grandi, hanno anticipato la loro restituzione ma altre stanno aspettando le scadenze e vedranno quindi aumentare il loro costo della raccolta sul mercato. 
   

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