A ‘Zone of interest’ di Jonathan Glazer il Grand prix di Cannes 2023

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L’Olocausto della porta accanto. Zone of interest di Jonathan Glazer conquista il Grand prix del Festival di Cannes 2023: si tratta di un’opera potente e raggelante che entra nella manciata di film, tra i migliaia tentati sull’argomento, capaci di raccontare in modo indelebile l’orrore di campi di sterminio e la banalità del male di chi quelle atrocità le ha perpetrate.

Chi è Jonathan Glazer, regista Grand prix a Cannes 2023 e la recensione di ‘The zone of interest’

Tratto liberamente dal romanzo di Martin Amis, l’autore inglese morto il 19 maggio, il giorno prima dell’anteprima del film, racconta del comandante di Auschwitz, Rudolf Höss, e sua moglie Hedwig, veramente esistiti, lui condannato a morte dopo il processo a Varsavia.

Il film si apre con una scena bucolica, una famiglia numerosa in gita al lago. Poi si rientra nella vitletta con una piccola piscina e un giardino colmo di fiori curatissimi. La fila di fiori prosegue tutto intorno al muro che separa la casa da un luogo dal quale arrivano urla e suoni di sirene. Il muro è  quello di Auschwitz. lei che si definisce ‘la regista di Auschwitzi si appropria delle pellicce e dei gioielli degli ebrei, i ragazzi giocano con i loro denti d’oro. Li interpretano gli attori tedeschi Sandra Hüller e Christian Friedel.

Glazer, londinese, 58 anni, ha al suo attivo solo quattro film. Sexy Beast – L’ultimo colpo della bestia, Birth- io sono Sean (con Nicole Kidman), Under the skin (con Scarlett Johansson). E’ tornato dietro la macchina da presa dieci anni dopo l’ultimo film. Per realizzare Zone of interest ha fatto “un’enorme quantità di ricerche”. L’idea era catturare il divario tra i banali drammi domestici della famiglia Höss e Auschwitz, che si trova dall’altra parte delle mura del giardino. “Volevo esploarare la capacità di violenza dentro ognuno di noi, ovunque tu sia”. Per questo il tentativo era di ritrarre i nazisti come persone e non (solo) come mostri stereotipati. “Il grande crimine e tragedia è che gli esseri umani hanno fatto questo ad altri esseri umani”, ha detto Glazer nell’incontro con la stampa al Palais. “È molto conveniente prendere le distanze da loro il più possibile, perché pensiamo di non comportarci in quel modo. In realtà dovremmo essere meno sicuri che nelle stesse circostanze saremmo così diversi”.  

Sandra Hüller, che interpreta Edvige ha raccontato di sentirsi una regina alla madre, ex domestica che ha servito una delle donne mandate a morire nel lager: “Da tedesca, ho sentito la responsabilità di interpretare questa donna. Non mi sono mai sentito familiare e sono stata felice di abbandonare il personaggio subito dopo le riprese. Il film è stato girato in Polonia. “Non c’è mai stata un’opzione per girare da nessun’altra parte, ho tentato altri luoghi, ma continuavo a tornare  a Auschwitz”, racconta il regista.

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